TERAMO – “Nessuno ha la bacchetta magica, per far fronte ad una rete idrica vecchia anche di 70 anni e che perde anche il 60% della portata. Ma ci sono soldi in cassa da anni per riparare le perdite degli acquedotti e progetti fattibili come il potabilizzatore di Montorio al Vomano che potrebbe essere realizzato con 60 milioni di euro per garantire acqua anche sulla costa. Il problema è che per queste e altre iniziative, servirebbe un governo regionale che sia già nella paralisi e diviso al suo interno, come quello del centrodestra di Marco Marsilio, che mostra tutti i sintomi, a soli cinque mesi da voto, della ‘sindrome del secondo mandato'”.
Lo afferma, nell’intervista streaming ad Abruzzoweb, il consigliere regionale Sandro Mariani del Partito democratico, che ieri ha preso parte alla seduta fiume in commissione Vigilanza che ha avuto come principale punto all’ordine del giorno, quello della crisi idrica, e più nello specifico dell’altissima dispersione lungo gli acquedotti abruzzesi, come pure l’emergenza siccità che sta mettendo a dura prova l’intero comparto agricolo, ed anche molti comuni che nel picco delle presenze turistiche si ritrova con molte ore senza acqua, è con forniture razionate.
“Il vice presidente regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele imprudente ieri in commissione – prosegue Mariani – ha correttamente ricordato che ci sono 800 milioni di euro disponibili, parte significativa reperiti anche dal governo di centro-sinistra di Luciano d’Alfonso. oltre sei anni fa. Certo, dal reperimento dei fondi all’apertura un cantiere in Italia ci vogliono almeno 10 anni, e dunque le tempistiche si allungano, complice una eccessiva burocrazia. Però devo dire che da questo governo di centrodestra vedo solo confusione e mancanza di programmazione. Non c’è e non c’è stata neanche nel primo mandato, negli ultimi 5 anni, la volontà e la capacità di affrontare di petto e cominciare a risolvere questo problema, che è prioritario”.
Una di queste soluzioni intanto potrebbe essere quella del progetto emerso durante le audizioni degli addetti ai lavori.
“L’Abruzzo teramano è ricco di acqua – spiega Mariani – e possiamo contare sul bacino del lago di Campotosto e degli altri invasi che potrebbero garantire, è stato spiegato, una enorme quantità di acqua potabile, purché si realizzi appunto un potabilizzatore a valle, nel comune di Montorio al Vomano. Il costo sarebbe di 60 milioni di euro, a mio modo di vedere un investimento assolutamente sensato, perché ci è stato spiegato ancora, in questo modo si garantirebbe una fornitura idrica a tutta la costa e non solo quella teramana, ma anche più a sud”.
Vi sono poi altri aspetti su cui bisogna incidere, per quanto riguarda la rete idrica.
“Non ci sono solo le perdite degli acquedotti vetusti – spiega il consigliere -. C’è un problema, molto più ampio di quello che si possa pensare, che riguarda le captazioni abusive ed anche l’uso improprio dell’acqua potabile, financo per lavare l’automobile nei momenti di emergenza e scarsità”.
Conclude Mariani; “su questo ad altri temi però servirebbe un governo regionale proattivo e compatto, e invece assistiamo quotidianamente a risse interne e alla paralisi nel centrodestra di Marsilio. In cinque mesi del resto non è stata portata in consiglio nessuna legge importante. Ho l’impressione il centrodestra viva già la temibile sindrome del secondo mandato, che come sintomi ha la stanchezza, la demotivazione, e appunto la litigiosità interna”.
- CRISI IDRICA: MARIANI, “POTABILIZZATORE A MONTORIO, RIPARARE RETE, MA CENTRODESTRA NELLA PARALISI”TERAMO - "Nessuno ha la bacchetta magica, per far fronte ad una rete idrica vecchia anche di 70 anni e che perde anche il 60% della portata. Ma ci son...