L’AQUILA – Uniti per le sorti dei precari della ricostruzione post-sisma 2009, che chiedono la stabilizzazione. Divisi anche in una occasione istituzionale come l’incontro a Roma con Renato Brunetta ministro per la Pubblica amministrazione, di Forza Italia.
E accaduto lunedì scorso, con una delegazione rappresentata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’assessore regionale con delega al Personale, Guido Liris, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, tutti e tre di Fratelli d’Italia, che hanno incontrato il ministro per chiedere le stabilizzazioni, per poi diramare due comunicati stampa distinti. Mentre il coordinatore regionale di Fi, il senatore e vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Nazario Pagano, fautore dell’incontro, ha incontrato a parte il suo collega al governo, da cui è legato da una lunga militanza e da amicizia personale. Incontro reso noto dallo stesso Brunetta in un post condiviso da Pagano. Da quanto si apprende Brunetta si sarebbe anche reso protagonista di una piccola gaffe, chiamando Pagano “il mio amico Dario”. Segno evidente dello stress del guidare un paese in uno dei suoi momenti più difficili.
Ci si sarebbe aspettati una unica delegazione, visto che si parlava dello stesso argomento.
Il risultato invece sono state due photo opportunity distinte che per qualcuno rappresentano la spaccatura che si è creata dentro la maggioranza di centrodestra in Regione, che disorientano gli elettori.
Spaccatura esplosa da quando l’ex sottosegretario della giunta regionale abruzzese, Umberto D’Annuntiis, ex sindaco di Colonnella (Teramo), è passato armi e bagagli da Forza Italia a Fratelli d’Italia, portandosi con sè le deleghe pesanti a Lavori pubblici e Infrastrutture. Ora lo scenario è quello di un nuovo rimpasto, condito dal veleno, di cui potrebbe essere vittima proprio Forza Italia, che ha perso una pedina determinante in consiglio, e che può contare oltre he sul capogruppo Mauro Febbo, sul presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e e sull’assessore esterno Daniele D’Amario.
Pagano ha lanciato strali contro Fdi, accusando l’alleato di slealtà nella sua campagna acquisti in casa altrui.
E’ vero che ieri in consiglio è stato nominato componente del cda del Teatro Marrucino di Chieti, l’ex presidente Paolo Roccioletti, sostenuto con forza dal capogruppo Febbo, mentre Fratelli d’Italia spingeva per Massimo Longaretti, assessore al Comune di Picciano, fedelissimo del capogruppo FdI in consiglio regionale, Guerino Testa, e la Lega per Massimo Magri, direttore artistico del conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara.
Una carica a titolo gratuito, mentre ad essere stata rimandata è la partita ben più scottante della nomina del difensore civico, dove a contendersi il posto sono Giandonato Morra, ex assessore regionale in quota Fratelli d’Italia, e Benigno D’Orazio, ex consigliere regionale e consulente della Lega, sostenuto dai salviniani. La vera partita resta quella del rimpasto.
Nella maggioranza in regione dove è prima forza la Lega, a complicare il quadro, la preoccupazione per le conseguenze politiche della inchiesta della Procura di Pescara su presunti appalti piotati, che ha portato a tre arresti e al suicidio dello psichiatra Sabatino Trotta, candidato per Fdi alle elezioni del febbraio 2019, con la Procura che ora indaga sul livello “politico” della vicenda.
Al di la di tutto, buona notizia è che si aprono spiraglio per le sorti degli oltre 70 dipendenti, tra personale impiegato presso il Comune dell’Aquila, l’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (Usra), guidato da Salvo Provenzano, fratello dell’ex ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, e l’ufficio speciale per la ricostruzione del cratere 2009 (Usrc), guidato da Raffaello Fico.
Ha scritto Brunetta nel suo post: “Ho appena ricevuto a Palazzo Vidoni Nazario Pagano, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Senato e coordinatore regionale #Abruzzo di Forza Italia. Abbiamo affrontato il tema della stabilizzazione dei precari dell’Aquila e delle aree terremotate e della riforma dei concorsi nella Pubblica amministrazione”.
Ha affermato nella nota della Regione Abruzzo, il presidente Marco Marsilio: “Si è avviata una soluzione che la prossima settimana metterà la parola fine a questa lunga vicenda e che permetterà di dare una risposta positiva ai lavoratori che hanno rappresentato per la ricostruzione post sisma una risorsa preziosissima e che per ancora molti anni saranno assolutamente indispensabili per il rilancio del nostro territorio e per rimettere L’Aquila e tutti i comuni del cratere in condizione di poter davvero tornare a volare.”
E ha aggiunto l’assessore Liris: “L’impegno di Regione e Comune è quello di restituire, finalmente, un futuro lavorativo stabile a donne e uomini che ormai da anni sono al servizio delle comunità colpite dal sisma 2009 e che svolgono un ruolo molto importante per il processo di ricostruzione materiale, ma anche economico-sociale dei territori”.
Queste infine le parole del sindaco Biondi nel comunicato del Comune: “Abbiamo riscontrato un impegno preciso da parte del ministro Brunetta per individuare un percorso che porti rapidamente al superamento della condizione di precariato dei lavoratori, attraverso il trasferimento delle somme già richieste nei mesi scorsi. Il ringraziamento al ministro va sia per la disponibilità a risolvere un problema che si trascina ormai da anni sia alla rapidità con cui ha risposto alla nostra richiesta di incontro, visto che il termine fissato dalla legge per formulare le richieste era il 31 marzo e in due settimane c’è stata data l’opportunità di rappresentare la situazione che coinvolge decine di persone in attesa di avere certezze per il proprio futuro”.
Vengono riportate anche le dichiarazioni del ministro Brunetta: “Sono lieto di aver ricevuto il presidente Marsilio, il sindaco Biondi e l’assessore Liris e di poter concretamente contribuire a sostenere il mio Abruzzo, una terra cui mi legano tanti ricordi dell’infanzia -, ha replicato il ministro Brunetta -. Ho vissuto in prima persona la tragedia del terremoto durante la mia precedente esperienza da ministro, adesso ho l’opportunità di tornare a dare un supporto per completare la ricostruzione”.
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