AVEZZANO – Il consigliere della Lega al comune di Avezzano, Alfredo Mascigrande, lascia in Carroccio.
Secondo quanto si è appreso, il 40enne dipendente della FIAMM Siapra e sindacalista della Uil avrebbe comunicato la sua decisone ai vertici del partito. Non si conoscono i motivi ma pare che l’abbandono rientri nell’ambito del momento scissionista che sta vivendo la Lega in Abruzzo in contrasto con la gestione da parte del coordinatore regionale, il deputato aquilano Luigi D’Eramo.
Un’azione promossa sia dall’ex segretario organizzativo, Gianfranco Giuliante, presidente di Tua, la società di Trasporto unico abruzzese, sia dal sindaco sospeso del comune di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e sia dai tre consiglieri regionali, Simone Angelosante e Antonio Di Gianvittorio, che hanno lasciato i salviniani, e Manuale Marcovecchio, espulso dal leader nazionale, Matteo Salvini, per aver “tradito” il partito alle elezioni amministrative dello scorso ottobre a Vasto. I tre hanno costituito il gruppo Valore Abruzzo.
Mascigrande è stato il più votato del centrodestra alle elezioni di Avezzano dell’ottobre del 2020 quando la Lega è stata il primo partito nel capoluogo della Marsica in un centrodestra guidato dal salviniano Tiziano Genovesi, segretario provinciale, che ha raggiunto il ballottaggio perdendo contro Di Pangrazio alla testa di un movimento civico con pezzi di centrosinistra e centrodestra.
Coalizione ora in crisi dopo la sospensione del sindaco per effetto della legge Severino per la condanna in primo grado da parte del tribunale dell’Aquila per peculato relativo all’utilizzo della auto blu ai tempi in cui era direttore generale della Provincia dell’Aquila, tra le altre cose con Giuliante vice presidente. Al suo posto per 18 mesi il vice sindaco e fido scudiero, Domenico Di Berardino.
Mascigrande dovrebbe passare al Gruppo Misto e flirtare con Di Pangrazio. Secondo quanto si è appreso un ruolo determinante nel salto della quaglia lo avrebbe svolto la partner politica ed amica di Mascigrande, Giuliana di Pasquale, imprenditrice del caffè, molto vicina a Giuliante del quale è stata staffista ai tempi della vice presidenza della Provincia per la quale si profila un ingresso nelle giunta comunale con deleghe importanti sottratte ad attuali assessori, una situazione sulla quale avrebbe posto il veto più di un esponente della variegata maggioranza di Pangrazio. Ma stando a quanto filtra dal palazzo comunale, lo stesso sindaco sospeso è deciso ad andare avanti nel piano per accontentare in un patto civico che guarda al futuro il suo amico umano e politico Giuliante. (b.s.)
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