PESCARA – “Dalle chiacchiere inutili e artefatte” alle “lezioni” a chi “non ci ha capito nulla, perché le carte erano difficili da leggere”.
Ennesimo scontro nella politica abruzzese sul delicato tema infrastrutture, al centro del dibattito per il futuro delle autostrade A24-A25, A14 e le sorti del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, inserito nel Pnrr: in scena per l’occasione il botta e risposta tra l’onorevole Pd Luciano D’Alfonso, ex governatore della Regione, oggi componente della Commissione Finanze alla Camera, e il neo eletto deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa, segretario dell’Ufficio di presidente della Commissione Finanze della Camera.
Ad innescare il vivace dibattito, che ormai va avanti da giorni, le parole del neo ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, leader della Lega, che ha evidenziato numerose criticità sul raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, rassicurando invece il blocco dell’aumento dei pedaggi su A24 e A25 accelerando sul piano di manutenzioni di centinaia di milioni di euro. Ancora al palo, invece, il progetto della terza corsia sulla A14.
Per D’Alfonso, in merito alla Pescara-Roma: “Ci sono le risorse finanziarie, ci sono norme dedicate che permettono di accelerare le procedure e le questioni sollevate dal territorio che si possono esaminare e definire, perché il legislatore ha previsto poteri straordinari per fronteggiare le osservazioni dei territori, entrando nel merito e verificando i rilievi accoglibili. Non esiste il rischio che l’opera non si faccia, a meno che non si magheggi appositamente”. In merito alla sicurezza, soprattutto delle autostrade A24-A25: “Vogliamo sapere per quanto riguarda i 292704 km di strade comunali, di 150 km di autostrade per l’italia, di 1880 km di strade autostrade gestite da Anas, poi 5386 km di strade provinciali quali sono stabiliti misticità rilevate in Abruzzo? Il 30 novembre del 2021 l’ultimo rapporto ha dato luogo a 27 ispezioni in sito, a 5, di 170 opere civili sono state scrutinate ponti, viadotti, gallerie. Qual è la condizione di ponti, viadotti e gallerie per quanto riguarda la rete stradale autostradale e ferroviaria della regione Abruzzo?”.
Da qui la risposta di Testa: “Il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma è e resta una priorità infrastrutturale del governo Marsilio e del governo nazionale. Non so dove il collega deputato, Luciano D’Alfonso, abbia ascoltato o letto che il progetto di rilancio della tratta sia finito nel cassetto ma di certo conferma la sua spiccata propensione a mistificare realtà e parole altrui. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, infatti – ad onor di verità – nel suo intervento ha evidenziato le criticità esistenti ma ha concluso affermando la volontà di non rassegnarsi alla realizzazione di un’opera nazionale strategica”.
E ancora: “Sempre ad onor del vero, tocca ricordare come l’on. D’Alfonso da maestro della demagogia quale è, nei suoi anni di governo in Regione Abruzzo non abbia mai provveduto all’installazione di una traversina né tanto meno all’approvazione di un solo progetto, ed anzi, per la precisione, abbiamo trovato finanziati solo 300 milioni per la tratta Chieti-Pescara. Se in Abruzzo, dal 2019, si è vista vera progettualità per riqualificazione e innovazione infrastrutturale è solo frutto del lavoro serio, concreto e lungimirante svolto dal presidente Marsilio, come testimoniano – per parlare di fatti e non di vaniloqui – l’accordo sottoscritto tra Mit-Rfi-Abruzzo e Lazio che ha dato il via ad una programmazione tra le due regioni; l’avvio del dibattito pubblico, voluto dal Presidente, come primo passo per la velocizzazione della tratta; e ancora, l’ottenimento di fondi del Pnrr, e l’inaugurazione del cantiere, a Sulmona, per ridurre i tempi di percorrenza nella tratta Pescara-L’Aquila”.
“E’ sempre troppo comodo il modus operandi utilizzato dal partito democratico che sulla stampa comunica la fattibilità dei progetti e l’apertura dei cantieri per poi recarsi nelle piazze a sostenere le proteste di chiunque incontri per strada. Proprio D’Alfonso, nei mesi scorsi, con il malsano intento di dar ragione a tutti coloro che, tra San Giovanni Teatino, Chieti Scalo, Brecciarola e Manoppello, esprimevano timori e proposte alternative al percorso ferroviario per il raddoppio della Pescara-Roma, ha addirittura sostenuto che il tracciato dovesse deciderlo la Regione con una legge”.
“E’ giunto il momento che il collega D’Alfonso e tutti i suoi adepti abruzzesi la smettano, per il bene dell’Abruzzo, di conquistare spazi sui giornali con chiacchiere inutili e artefatte, anche per non rischiare la medesima pessima figura che ha marchiato, agli occhi degli abruzzesi e dei marchigiani, il loro ex ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli, che ostentò la realizzabilità del potenziamento dell’autostrada A14, salvo poi scoprire pochi giorni fa, dall’attuale viceministro Bignami, dell’assenza del relativo progetto, perché mai la ministra De Micheli inviò ad Autostrade per l’Italia una nota formale per inserire la terza corsia nelle priorità, come sbandierava ai media. Si trattò, dunque, solo di comunicati stampa, propagandistici e inveritieri”, la chiosa di Testa.
A questo punto, l’ulteriore replica di D’Alfonso che prova a dare una “lezione” al neo eletto deputato: “Caro Guerino, facciamo chiarezza. Guerino Testa prova a maneggiare argomenti che non conosce, spintonato da un redattore artificiale di comunicati stampa pensati altrove. Tuttavia Guerino Testa è sempre gradevole, quindi proviamo ad aiutarlo”.
“1) La velocizzazione del tracciato ferroviario trova la sua iniziale copertura nel contratto di programma RFI Regione abruzzo Mit nel 2016/2017 per 1556 milioni di euro;
2) I tracciati delle grandi infrastrutture sono definiti dalla Regione in coerenza con il dettato della Carta Costituzionale, in corrispondenza delle competenze contenute nel titolo V;
3) Più Comuni della nostra regione sollevano problemi per la selezione dei sedimi terrieri che hanno evidenziato modificazioni rispetto alle ipotesi risalenti e giacenti presso gli uffici tecnici comunali;
4) i Comuni hanno la prevalente competenza urbanistica, almeno nell’Italia del Testo unico delle autonomie locali, varato nel 1990 con la legge 142/90 e confermato nel 2001;
5) Le osservazioni dei Comuni vanno riscontrate e, se compatibili, vanno accolte, soprattutto quando gli spazi lo consentono e le risorse presentano adeguatezza (di recupero) dai quadri economici approvati;
6) I pareri acquisiti possono essere adattati e recuperati nell’arco di pochi giorni, poiché esistono figure commissariali dotate di poteri corrispondenti;
7) Nessuno può trattarci come Abruzzo da territorio di Fontamara, invocando lo spauracchio della perdita dell’opera, scegliendo di evitare di entrare nel merito delle osservazioni comunali;
8) Il “dibattito pubblico” è un obbligo previsto dalla legge e ormai validato pienamente anche dalla tradizione decisionale europea;
9) Le traverse non c’entrano nulla e Guerino Testa “gradevole sempre” lo dovrebbe sapere, poiché è stato anche Commissario Governativo di un’opera pubblica necessaria, che ricorderò alla fine, nonostante non ci abbia capito nulla, naturalmente perché le carte erano difficili da leggere;
10)Volendo fare un riassunto, la Pescara Roma ferroviaria si può velocizzare, senza il bisogno di problemi da inventare e si può anche entrare nel merito delle esigenze sollevate dai Comuni, proprio perché ci sono Poteri speciali e Procedure dedicate e, almeno per una delle osservazioni comunali, c’è anche abbondanza di spazio terriero e compatibilità con l’andamento del sistema delle acque giustamente analizzato! Questa e’ la verità e naturalmente sono pronto ad un confronto pubblico da video trasmettere e registrare!
“PS: quanto alla A14 e ai suggerimenti derivanti dal BIGNAMI delle opere pubbliche, tenga conto l’On Testa Guerino, nella sua veste di Segretario della Commissione Finanze della Camera, che il Progetto della “terza corsia” sarà definito dal soggetto gestore autostradale nei tempi che potremo anche divertirci a immaginare. Adesso, però, quello che serve è che la richiamata opera autostradale rientri con il suo studio di prefattibilita’ nella convenzione quinquennale da “risottoscrivere” da parte del soggetto Gestore e del Ministero vigilante”.
“Insomma è tutto più complesso del foglietto ricevuto e diramato dall’Autorevole Commissario Straordinario emerito del Porto di Pescara, ororevole Guerino Testa”, conclude D’Alfonso.
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