*di Daniela Bontempo
NEW YORK – La mia partecipazione alla Maratona di New York è stato un percorso che va ben oltre lo sport, e forse “maratona” non rende bene l’idea. Per me ha rappresentato una vera rinascita, una trasformazione personale che ha cambiato il mio modo di vivere e di lavorare.
Da una “vita di corsa” a una “corsa per la vita”.
Io, una vita dietro una scrivania, una professionista delle risorse umane e business coach, sempre orientata ad aiutare gli altri, mi sono trovata a sfidare le mie convinzioni più radicate. Ero sempre stata una persona sedentaria, con l’idea che certi limiti fossero invalicabili. Le solite scuse – “Non ho più l’età,” “Non sono fatta per questo” – mi avevano tenuta per anni in quella che ora chiamo la mia “gabbia mentale”.
Poi, qualcosa è cambiato. È stato un risveglio nato sia dalla determinazione, sia dalle competenze che ho acquisito negli anni. Non è stato solo “mindset”:
è stato un percorso di studi mirato,
Sono un consulente del lavoro da trent’anni ed esperta di risorse umane.
Nel tempo ho ampliato e approfondito le mie conoscenze in ambito di coaching e di Programmazione Neuro Linguistica, fino ad ottenere tutte le certificazioni internazionali più prestigiose .
Tra le varie accademie, ho frequentato anche il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), un master internazionale che mi ha trasformata, come persona e come professionista, facendomi altresì vivere delle esperienze ricche di significato e di contenuti.
Grazie a questo bagaglio, ho potuto affrontare le mie paure e credere in un cambiamento possibile.
Negli ultimi dieci anni, mentre lavoravo per sostenere il cambiamento negli altri, ho intrapreso una “maratona interiore” per conoscermi davvero. Questo percorso è stato la mia vera sfida. Non è stato facile: ho dovuto affrontare ogni fragilità e pregiudizio che avevo su me stessa. Ma alla fine, ho scoperto una nuova consapevolezza, una chiarezza che ha trasformato il modo in cui guardo la mia vita e il mio lavoro.
Correre a New York è stato il culmine di questo cammino. L’esperienza è stata intensa e liberatoria, un simbolo di ciò che significa per me libertà e autodeterminazione. Ogni chilometro percorso mi ha ricordato che il cambiamento è davvero possibile, purché ci siano impegno, il giusto supporto e competenze solide.
Voglio trasmettere questa esperienza a chi è pronto a mettersi in gioco. In fondo, il messaggio che voglio lasciare è questo: possiamo tutti “correre” verso una nuova versione di noi stessi, metaforicamente o letteralmente, ma l’importante è iniziare.
Grazie per l’attenzione e per dare voce a questa mia avventura.
*consigliere della Lega al Comune dell’Aquila, consulente del lavoro esperta di risorse umane e business coach
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