DALL’ONCOLOGIA DI TERAMO ALL’AUTODROMO, PAZIENTI IN PISTA CONTRO IL CANCRO

10 Marzo 2019 07:00

Teramo -

TERAMO – Una giornata di grande solidarietà, simbolo della lotta contro i tumori, una giornata di vita, risate e all’insegna del coraggio nell’affrontare le difficoltà conseguenti alla malattia.

Domenica scorsa, malati di cancro in cura a Teramo e dieci in cura a Perugia, sono stati protagonisti, insieme alle proprie famiglie, all'autodromo di Magione, in Umbria, con tanto di giri di pista sulle macchine da corsa, in occasione dello “Sport Therapy Day”, iniziativa nata dalla plurititolata pilota perugina Deborah Broccolini, anche lei paziente, che ha voluto offrire a chi è affetto da malattie oncologiche un momento di svago e divertimento all’insegna dei motori.

“È stata una giornata unica nella storia della oncologia: aver portato i malati veramente a correre in pista, non era mai successo – ha spiegato Amedeo Pancotti, primario del reparto di oncologia di Teramo, al quotidiano abruzzese Il Centro – soprattutto perché a dispetto delle aspettative e delle premesse non siamo andati assolutamente piano ma abbiamo 'tirato' quasi come in gara ed è stato meraviglioso vederli partecipare senza paura e sentire come si sono affidati ancora una volta. Sia come medico e poi come pilota e devo dire che questo è stato il dono più grande che loro mi hanno fatto. È stato un viaggio da gita scolastica, al ritorno abbiamo bevuto vino cantato, urlato veramente come se avessimo avuto tutti i 15 anni: questa è stata la meraviglia e il miracolo della giornata”.





I reparti di oncologia degli ospedali di Perugia, guidato dal dottor Fausto Roila, e di Teramo hanno da subito sposato l’idea, individuando tra i pazienti quelli nelle condizioni di poter prendere parte all’iniziativa.

Ma anche gli Automobile Club di Perugia, Terni e Teramo hanno voluto dare il proprio patrocinio, così come i Comuni di Perugia e Magione.

Infine, data la grande affinità di intenti tra gli organizzatori della giornata e l’associazione benefica “Avanti Tutta”, fondata dal compianto Leo Cenci, ha consentito di vivere insieme questa piccola-grande esperienza di solidarietà nello sport.





L’Autodromo dell’Umbria, da parte sua, ha messo a disposizione la pista per le sessioni dedicate all’evento. L’iniziativa è stata presentata oggi alla stampa, in un momento denso anche di emozione: Deborah, infatti, ha esordito raccontando la sua personale esperienza davanti alla malattia oncologica diagnosticatale tre anni fa, alla quale, dopo un primo momento di shock, ha subito iniziato a reagire con la grinta che le è propria anche durante le competizioni automobilistiche: “Ho iniziato ad apprezzare le piccole cose quotidiane, l’amore dei miei familiari, la bellezza della vita. Ho deciso che dovevo fare qualcosa in più oltre alla sfida delle gare in auto, che non ho mai abbandonato anche nei momenti più duri della terapia, dovevo fare una cosa per la vita, partendo da quello che so fare e che è la mia passione, ovvero le corse in auto”, ha raccontato a trasimenooggi.it la Broccolini.

 “In particolare il mio obiettivo è quello di raccogliere fondi per i reparti oncologici degli ospedali di Perugia e Teramo, che mi hanno seguito nella mia malattia, per promuovere anche a Perugia l’acquisto di un macchinario per la chemioterapia che evita la perdita dei capelli – ha proseguito la pilota perugina – così sono bastate poche parole con il presidente dell’Automobile Club Perugia, dottor Ruggero Campi, che da subito mi ha messo a disposizione non solo il patrocinio completo dell’Aci da lui presieduta, ma l’intero impianto di Magione. Attraverso la stretta collaborazione con il presidente dell’Amub Giorgio Alberton e con l’Ad Roberto Papini abbiamo trovato la data e costruito l’evento”.

Parole di plauso al coraggio di Deborah sono venute proprio dal presidente Campi, che ha ricordato la funzione sociale importantissima dell’Autodromo dell’Umbria; l’entusiasmo per l’iniziativa è talmente alto, che il presidente Alberton ha persino pensato di “rendere lo Sport Therapy day un appuntamento istituzionale dell’Autodromo, che sia di tutti e per tutti, perché l’Autodromo non è solo competizione, ma anche divertimento”.

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