DEA MONTAGNA: AL VIA PROGETTO CONTRO VIOLENZA DI GENERE E PER CASA RIFUGIO DIFFUSA

19 Aprile 2025 09:18

- Cronaca

L’AQUILA – Migliorare significativamente la sicurezza, la consapevolezza e l’autonomia economica delle donne vittime di violenza di genere, creando un impatto positivo e duraturo nella loro vita e nella comunità: questo è l’obiettivo di Dea Montagna.

Il progetto è stato proposto da La Diosa, associazione con sede a Sulmona, che da anni è attiva nella provincia dell’Aquila nella promozione del benessere della donna e nella lotta alla violenza di genere. Partner di progetto, Piano C, associazione di Milano che dal 2012 si occupa di aiutare le donne in percorsi di orientamento alla riprogettazione professionale.

Conosci donne che vogliono ripartire professionalmente? Il progetto Dea Montagna (La Diosa Onlus e Piano C Milano) offre un percorso gratuito di orientamento al lavoro con 5 incontri a Sulmona (maggio-luglio) + colloquio individuale.

I primi incontri si terranno a Sulmona il 6 e 23 maggio, il 5 e 17 giugno e il 3 luglio. Per informazioni e iscrizioni occorre scrivere al deamontagna@gmail.com.

Dea Montagna, progetto finanziato all’interno del progetto NORA against GBV, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S, si propone di contribuire alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia attraverso il sostegno, il potenziamento e lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello nazionale, regionale e locale.





Tre sono gli ambiti di intervento del progetto Dea Montagna: creare una rete di case rifugio di emergenza sul territorio della Valle Subequana, in cui le donne in fuga da situazioni domestiche abusanti possano sostare; sostenere le donne in condizione di marginalità lavorativa, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro e attivare percorsi di sensibilizzazione sulla violenza di genere a livello comunitario.

Si parte dal presupposto che in Abruzzo, la disponibilità di case d’emergenza per donne vittime di violenza è limitata. Una particolare carenza rilevata anche dal centro antiviolenza “La Diosa” di Sulmona, che con Dea Montagna intende contribuire a rispondere a questa esigenza strutturale, offrendo accoglienza alle donne segnalate dai Centri Antiviolenza (CAV) o dalle forze dell’ordine nella primissima fase di emersione dai percorsi di violenza, attivando così la fondamentale copertura territoriale e rispondendo alle esigenze di protezione e supporto delle vittime di violenza.

L’obiettivo principale di Dea Montagna è quello di mettere a sistema un circuito di case d’emergenza nell’area SNAI Gran Sasso-Subequana, in provincia dell’Aquila, creando una rete diffusa sul territorio, per dare alle donne che hanno necessità di allontanarsi da casa una via d’uscita rapida e sicura.

L’attivazione della rete delle case di emergenza sarà a cura dell’Associazione La Diosa  Empowerment e orientamento alla riprogettazione professionale.

Il team di Piano C lavorerà sul secondo aspetto: empowerment e sostegno alle donne che vivono in condizione di marginalità economica, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro. “Noi ci occuperemo di riqualificazione professionale delle donne, di lavoro come progetto, non solo come reddito” racconta Sofia Borri, presidente di Piano C.

La terza fase si concentra sulle iniziative di sensibilizzazione intraprese nelle comunità dell’area SNAI Gran Sasso Subequana. Lo sportello Spazio Donna di Secinaro e il CAV La Diosa, conducono incontri interattivi sulle tematiche della violenza di genere, supportati dal dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Teramo e dal GSSI, per raccogliere feedback dagli abitanti e definire le future attività di advocacy.





“L’Università di Teramo da tempo fornisce strumenti per sensibilizzare e diffondere l’impegno su tematiche di questo genere: la violenza digitale, in particolar modo, è sempre più diffusa e l’obiettivo del nostro intervento – spiega la dottoranda Chiara Parisse – è di scardinare questi tipi di violenza particolarmente subdoli e profondi, tanto da non riuscire a distinguere l’esperienza virtuale dalla violenza fisica”.

Nel progetto scelto da ActionAid nell’ambito del progetto EU “NORA against GBV” sono molti i partner probono del territorio: GSSI Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi di Teramo, Comune di Acciano, Comune di Capitignano, Comune di Castel di Ieri, Comune di Fontecchio, Comune di Molina Aterno, Comune di Secinaro.

Coinvolgimento territoriale che rafforza l’obiettivo di creazione di un sistema integrato e sostenibile di supporto sia fisico con la rete diffusa di alloggi d’emergenza, sia di empowerment con percorsi di orientamento alla riprogettazione professionale per le donne vittime di violenza di genere nella provincia dell’Aquila.

Dall’apertura della prima casa rifugio emergenza diffusa, creando una rete di sostegno per le donne vittime di violenza di genere, al ritrovare il proprio posto nel mondo del lavoro, con maggiore fiducia e consapevolezza, fino alla sensibilizzazione del territorio nell’area SNAI Gran Sasso Subequana e l’individuazione delle disparità territoriali per promuovere future attività di advocacy: questo è Dea Montagna.

 

 

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