ROMA – La maggioranza è finita sotto alla Camera sul Def.
Non è passata la risoluzione del centrodestra sullo scostamento di bilancio: servivano almeno 201 voti a favore, ne sono arrivati soltanto 195, tra lo stupore anche delle forze di opposizione che hanno impiegato diversi secondi a capire quanto stava accadendo e poi lasciarsi andare a un’esplosione di applausi.
La seduta è stata sospesa, dato che la mancata approvazione della risoluzione sullo scostamento di bilancio non consente di votare le risoluzioni sul Def.
Al momento della bocciatura il vicepresidente di turno Fabio Rampelli ha cercato di capire cosa fosse accaduto con i funzionari d’aula, mentre dai banchi delle opposizioni si levavano grida di gioia e applausi. “Colleghi… capisco l’euforia dell’opposizione”, ha detto Rampelli richiamando l’aula all’ordine.
A Palazzo Chigi sono arrivati alla spicciolata i ministri per il Cdm straordinario convocato in seguito alla bocciatura alla Camera della risoluzione dalla maggioranza.
Sono entrati nella sede del governo i ministri Alessandra Locatelli, Gennaro Sangiuliano e Matteo Salvini.
Solo il titolare della Cultura ha commentato brevemente quanto accaduto: “Non c’è stato nessuno scivolone della maggioranza”, ha detto ai giornalisti.
Il Consiglio dei ministri si è concluso in breve tempo: una riunione lampo, durato neanche dieci minuti.
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