FRANCAVILLA AL MARE – “Non ci sarà nessun commissariamento perché i debiti previsti dalle Asl sono ampiamente sotto il 5% del budget assegnato. Non si può parlare di ‘buco’ in un quadro in cui i tre quarti delle Regioni italiane hanno esattamente lo stesso problema, non a caso il tema del finanziamento alla Sanità è centrale anche nel dibattito politico nazionale. Mi auguro che nel bilancio dello Stato oltre ai 2 miliardi aggiuntivi, che il Governo Meloni ha previsto per il 2025 e per il 2026, ci possa essere anche un ulteriore sforzo per tentare di far quadrare i conti per garantire una migliore qualità dell’offerta sanitaria ai cittadini”.
Sono le prime dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, di FdI, rilasciate al termine della riunione fiume, convocata a Villa Maria a Francavilla al Mare, alla presenza dei consiglieri, assessori e dei segretari regionali delle forze di maggioranza, dei vertici della burocrazia regionale per fare il punto sui dossier più scottanti.
Punti centrali, il debito della sanità, come pure crisi idrica che ha flagellato cittadini e imprese queste estate, le dense nubi che si addensano sul polo automotive della Val di Sangro, motore economico della regione, le infrastrutture, con in cima la ferrovia Pescara-Avezzano-Sulmona-Roma, da decenni rimasta una promessa e che solo ora ha mosso il primi step. Per finire con le leggi e riforme a cui dare la priorità.
“Ci voleva almeno tutta la giornata, è già tanto che non l’abbiamo programmata su due giorni – ha sottolineato Marsilio – L’intervento dell’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, chiude una giornata molto costruttiva in cui abbiamo lavorato sodo per mettere a fuoco le priorità, i progetti, le riforme su cui stiamo lavorando. Dopo una lunga pausa estiva, prendersi 24 ore di riflessione per fare squadra, sintesi, strategia nella maggioranza è una cosa naturale che non mi emoziona né in positivo né in negativo. È la giusta fatica che dobbiamo fare per camminare insieme e condividere le posizioni politiche-amministrative”.
In cima all’agenda il risanamento del debito della sanità regionale che, anche per il 2024 senza interventi, in base alle previsioni dei dg delle Asl nei nuovi piani sfiorerà i 200 milioni, e imporrà tagli per quasi 70 milioni. Uno scenario ben peggiore del deficit del 2023, di 122 milioni, ripianati con la dolorosa manovra correttiva di giugno, che ha dovuto attingere anche dai Tfr dei dipendenti, dalle economie per i conteziosi giudiziari, e dai soldi incassati dalle tasse regionali che vanno però girate all’erario statale.
Sulla preoccupazione per eventuali tagli alle spese sanitarie e ai servizi, Marsilio ha assicurato: “Non stiamo risparmiando sulla spesa”. E, in qualche modo difendendo l’operato dei direttori generali ha sottolineato: “le norme ci impongono di stare dentro determinate budget e noi stiamo forzando i direttori a fare il massimo della razionalizzazione possibile della spesa. Di questo parliamo, non di tagliare servizi, e ci sono ancora margini per evitare sprechi”.
E sugli interventi ha aggiunto: “In questi anni abbiamo garantito investimenti, a cominciare dalla sicurezza dagli ospedali, che mai si erano visti prima, abbiamo attinto ad oltre mezzo miliardo di fondi nazionali che erano fermi da 25 anni nelle casse dello Stato che stiamo impegnando per costruire ospedali completamente nuovi. Mai si era visto un programma del genere. Per Avezzano stiamo aspettando che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ci dia il via libera per poter accedere alla gara per l’appalto integrato; per l’ospedale di Vasto è stato affidato l’incarico di validazione del progetto che è propedeutico alla messa a gara dell’appalto integrato; per Lanciano stiamo completando lo stesso percorso; per Teramo entro novembre avremo la proposta; abbiamo aperto i cantieri su ospedali e case di comunità, l’ultimo quello di San Salvo. Siamo una delle 5 Regioni che sta rispettando tutte le scadenza del Pnrr per realizzare questi interventi. Credo che un impegno del genere sulla sanità e sull’edilizia sanitaria abruzzesi non ci sia mai stato”.
E sulla Asl unica: “è una delle riflessioni che si stanno facendo, non lo escludiamo, è un argomento degno di approfondimento e di studio.”
Per quanto riguarda la crisi del settore dell’Automotive, che vede nella Stellantis della Val di Sangro il cuore pulsante d’Abruzzo, Marsilio ha osservato: “Sarà un autunno ricco di interventi, non sarà facile perché il momento internazionale economico non è facilissimo, la crisi dell’automotive già comincia a mordere sulla carne viva. In Germania, ad esempio, chiudono le fabbriche. Questo perché le scelte dell’Europa in questi anni sono state scelte sbagliate che hanno creato incertezza nel mercato, c’è un picco negativo di vendite di automobili – e di furgoni per quanto riguarda la fabbrica di Atessa – che stanno mettendo in forte difficoltà. Naturalmente l’automotive rappresenta un comparto molto importante per l’economia abruzzese. Stiamo seguendo la vicenda con molta attenzione, non a caso ieri ero proprio ad Atessa a parlare con i dirigenti di Stellantis per creare sinergia e cercare di individuare insieme le strategie necessarie per affrontare questa situazione”.
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