DEFR: SCONTRO IN COMMISSIONE. CENTROSINISTRA: “NESSUNA IDEA”, FEBBO: “LEGGANO DOCUMENTI”

15 Dicembre 2020 22:14

Regione - Consiglio Regionale

L’AQUILA – A poche ore dall’inizio della maratona dedicata alla sessione di bilancio e legge di stabilità, che si concluderà il 23 dicembre , sono già due le risse sfiorate tra la maggioranza regionale di centrodestra e le opposizioni di centrosinistra. Oggi lo scontro è divampato sul documento di economia e finanza regionale (Defr), propedeutico al licenziamento dei due documenti contabili entro il 31 dicembre.

“Nel Defr targato Marsilio non c’è nessuna idea: niente sulle aree interne, sulla trasversalità, sulle soluzioni strutturali alla carenza idrica, sul dissesto, né sulla sanità e sul welfare, non vengono citati i Parchi, i nuclei industriali, lo sport, la cultura e il turismo, niente a parte la proroga sine die del piano sociale fatto dall’esecutivo precedente. In sostanza è un documento scritto dagli uffici senza alcun tipo di indirizzo politico e noi riteniamo che sia molto grave che nella discussione che si è avviata sul bilancio il grande assente sia la rotta della maggioranza di governo”, hanno attaccato i consiglieri regionali di centrosinistra.





Momenti di tensione anche la scorsa settimana nel corso riunione pomeridiana della commissione Bilancio, che ha per la prima volta preso in esame il documento di economia e finanza regionale, a causa della confusione che si è creata per la partecipazione in presenza e online: in particolare, è stato denunciato che consiglieri di maggioranza ed assessori avrebbero seguito la seduta da smartphone in auto. “Una mancanza di rispetto”, hanno tuonato gli esponenti della opposizione di centrosinistra. Il caos e la confusione sono rientrati con l’interruzione dei lavori per l’uscita dall’aula dei consiglieri di Forza Italia, azione che il Centrosinistra ha messo in relazione con una spaccatura nella maggioranza di centrodestra.

Ma per il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo, si tratta “ancora una volta” di un “goffo tentativo da parte del centrosinistra di raccontare un’altra storia rispetto alla realtà”.

I consiglieri dei gruppi Pd, Legnini presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto in riferimento alla maggioranza sottolinea come: “All’approdo in Commissione prima si sono spaccati, tant’è che alla prima seduta i consiglieri di Forza Italia hanno abbandonato l’aula; poi, nonostante il rinvio, sono arrivati in ritardo e senza aver prodotto tutti i documenti utili, che stiamo ancora attendendo ci hanno inoltre espressamente chiesto in sede di capigruppo, un contingentamento dei tempi causa covid e in vista delle feste, per limitare gli spostamenti, che, ci auguriamo, a documento approvato non provino a far passare come capacità di chiudere la discussione per manifesta capacità politica. Il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione non dà risposte alla comunità per il futuro e utilizza la programmazione del precedente governo regionale di centrosinistra, nel frattempo le risorse per le attività economiche, commercianti, cittadini sono ferme al palo da quasi un anno, i vaccini per l’influenza non arrivano e quelli che sono riusciti a procurarsi costeranno cifre inenarrabili, la sanità è sempre allo sbando e non dà risposte efficaci perché non esiste programmazione, se non quella del centrosinistra e un piano sanitario 2020/21 che a inizio 2021 non esiste ancora”.





“L’inutilità del documento è un grande peccato, perché a parte spendere le risorse del Masterplan che era lo strumento più odiato dalla destra, la stessa che oggi vi attinge a piene mani e nulla dice di cosa voglia fare dei miliardi di euro in arrivo su Recovery fund e sulla nuova programmazione europea. Risorse che presentano delle opportunità e delle criticità, perché con la tensione demografica attuale, la mancata programmazione dell’utilizzo dei 4 miliardi di fondi del Recovery si ripercuoterà sui nostri ragazzi, che non avranno nulla se non un debito memorabile nel proprio futuro dalla Regione, perché si tratta di risorse che dovremo in parte restituire e che bisogna impegnare affinché producano una crescita economica che all’Abruzzo serve per sventare questa situazione. È questo ciò che preoccupa di più delle lacune del documento, la mancanza di idee per il futuro, oltre alla programmazione per il presente”, concludono.

Innanzitutto, risponde Febbo: “va detto che per la prima volta nella storia di questa Regione, il Defr 2021-2023 è stato approvato ampiamente prima dei termini stabiliti dalla legge, ovvero prima del 30 giugno. Si tratta di un documento di 287 pagine che forse qualcuno non ha letto con attenzione, così come non ha prestato il giusto interesse nei confronti del documento integrativo di 100 pagine, prodotto a novembre, a seguito della pandemia e dei conseguenti provvedimenti regionali, nazionali ed europei, con le variazioni di bilancio, la relativa riprogrammazione di risorse ingenti e i correttivi legati alla futura programmazione 2021-2027, nonché quella straordinaria con il Recovery Fund”.

“In queste quasi 400 pagine, che probabilmente non sono state attenzionate adeguatamente, ci sono tutte le risposte alle sterili polemiche dell’opposizione di centrosinistra troppo impegnata a screditare, senza costrutto, il lavoro di questo governo regionale e della maggioranza. Abbiamo infatti affrontato i temi più sensibili per il futuro socio-economico dell’Abruzzo dal dissesto alla sanità, dai parchi all’industria, dal turismo allo sport, sviluppo economico, portualità, impiantistica depurativa ecc. Ancora una volta, poi, mi trovo a leggere dichiarazioni scorrette e tendenziose che chiamano in causa l’operato del gruppo di Forza Italia. Lo ripeterò all’infinito: non abbiamo mai abbandonato i lavori della Commissione perché non fa parte del nostro modo di intendere la politica, non ci appartiene ‘l’Aventino’, ma abbiamo voluto porre l’accento sul comportamento scorretto e privo di garbo istituzionale di qualche collega del centrosinistra che, non avendo argomenti, ha pensato bene di passare alle offese personali nei confronti del sottosegretario Umberto D’Annuntiis. Invito i colleghi delle opposizioni a studiare più attentamente i documenti che abbiamo redatto in modo da evitare, ancora una volta, critiche e contestazioni senza sostanza”, chiosa Febbo.

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