SAN SALVO – “La Denso, di proprietà giapponese , con l’acquisizione nel 1999 del patrimonio della gloriosa Magneti Marelli, ha progressivamente ridotto il numero degli occupati. Negli ultimi mesi circa 115 dipendenti, su un totale di 1090, hanno interrotto il rapporto di lavoro con dimissioni volontarie oppure fruendo della pensione anticipata tramite i contratti di espansione. La situazione è diventata paradossale negli ultimi giorni a seguito della decisione aziendale, condivisa dalle rsu, di reintrodurre il regime dei 18 turni in limitati reparti con aumento produttivo, nonostante il numero dei dimissionari e 56 lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore ed altri ad orario settimanale ridotto”.
Così in una nota lo Sai cobas coordinamento provinciale di Chieti. La denso ha un importante stabilimento a San Salvo
“La giustificazione fornita dalle r.s.u. di consentire una riduzione dei cassintegrati con impiego nei reparti suindicati è palesemente smentita da quanto avviene nel reparto magazzino dove ben 12 operai sono in cassa integrazione da novembre e nessuno di loro è stato richiamato – si legge ancora nella nota -. Il rientro dei cassintegrati è prioritario e fondamentale per respingere la pretesa aziendale di scaricare l’aumento dei ritmi e dei carichi sui restanti lavoratori. lo slai cobas diffida denso ed rsu dal persistere nelle modalità gestionali e turnistiche che discriminano e dividono gli operai peggiorandone le condizioni economiche e lavorative”.
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