VERSO CHIUSURA PARTITA, MA MANAGER DESIGNATO ASL TEATINA, PER FIRMARE CHIEDE DOCUMENTO SU SITUAZIONE REALE E 'PROMESSA' ADEGUAMENTO EMOLUMENTO; ANCORA BLOCCATO TESTA, LEGA ASSENTE DA TRATTATIVA, PICCATA PER MANCATO COINVOLGIMENTO

DG L’AQUILA E CHIETI, ANCORA IMPASSE ZAVATTARO VUOLE POSTILLA SU CONTRATTO

24 Agosto 2019 07:00

Regione - Politica

L'AQUILA – L'intenzione di convolare a nozze c'è, ma vanno definiti ancora molti dettagli. Ha tutti i contorni di una trattativa di calciomercato agostano la vicenda che ruota attorno al manager Francesco Nicola Zavattaro, designato dal governatore, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, come nuovo dg dell'azienda sanitaria provinciale di Chieti, ma ancora in attesa della necessaria ratifica da parte della Giunta regionale, perché l’ex dg della stessa azienda non ha firmato l’adesione.

Zavattaro è ancora incerto vista la situazione, anche economica, e i tanti elementi non chiariti, ed ha dettato precise condizioni in un incontro preventivo con il presidente Marsilio, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale al Bilancio e al Personale Guido Quintino Liris, (Fdi) dirigente medico della Asl dell’Aquila e di quello alle Attività produttive e Turismo Mauro Febbo, forzista ed uomo forte della provincia di Chieti, assente l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, Lega, un fatto che è stato collegato ad una motivazione politica.

Il caso ad oggi, complice il periodo di ferie, è in stand-by e continua a bloccare anche la nomina del direttpore generale della Asl provinciale dell’Aquila, il romano Roberto Testa, che invece ha aderito, ma non è in sella perché la sua ratifica fa parte della delibera Zavattaro.

In questi giorni non ci sono stati contatti diretti, anche se le volontà di Regione e dello stesso manager appaiono ormai chiare: chiudere positivamente la partita.

Secondo quanto trapela dai vertici regionali, la fumata bianca potrebbe esserci entro la fine di agosto.





Intanto emerge che Zavattaro, martedì scorso tornato al lavoro a Udine dopo una vacanza in Abruzzo – è al vertice dell'Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) del Friuli Venezia Giulia – abbia chiesto una relazione da allegare al contratto nella quale fissare la situazione certificata che troverà all'atto del suo insediamento e, soprattutto, il piano degli obiettivi politici e strategici su alcuni punti cardine, tra cui il project financing dell’ospedale Santissima Annunziata, non sicuro staticamente e sismicamente, e quindi da abbattere e ricostruire.

Sul progetto presentato dall’Ati Maltauro-Nocivelli, dopo anni di polemiche e veti, tra cui quello di Febbo e del M5S, c’è stata la dichiarazone di pubblica utilità da parte della precedente Giunta di centrosinistra che aveva avocato a sé la pratica dietro il ritardo della Asl di Chieti.

Nel documento, secondo quanto si è appreso, sarebbe contenuta anche una singolare postilla perché non varata e quindi non sicura: la “promessa” di aumento dell’emolumento e delle indennità di risultato, tra le più basse d’Italia e quindi poco concorrenziali per portare in Abruzzo professionisti di rilievo. Uno dei motivi per cui la ricerca dei manager per le aziende vacanti, tra cui c'è anche quella aquilana, è stata particolarmente difficoltosa.

Le designazioni di Testa e Zavattaro prima di ferragosto, secondo i leghisti azionisti di maggioranza del centrodestra, aveva provocato una mini-crisi in Giunta: la Lega, prima della pausa ferragostana, ha ritirato i quattro assessori Giunta, in attesa di una verifica che si è svolta non fugando tutti i dubbi. In particolare, i salviniani, in testa il deputato e responsabile enti locali, Luigi D’Eramo, hanno aperto la crisi in Regione proprio sulla scorta della nomina di Testa, essendosi visto respingere l'ipotesi, caldeggiata, di Ferdinando Romano e ritenendo di essere stato escluso dalla decisione. Una crisi al momento “congelato” dopo il tavolo della maggioranza che si è riunito il 12 agosto a palazzo Silone, sede aquilana della giunta.

E attenzione a nuovi possibili rigurgiti: all'orizzonte si profila una nuova puntata della “guerra” tra i salviniani e il resto della maggioranza di centrodestra, in particolare Fdi e Fi: all'incontro del 14 agosto, infatti, non era presente l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, nonostante l’ex consigliere regionale di FI, fosse a Pescara al lavoro in assessorato.





La partita Zavattaro, tra l'altro, deve essere chiusa perché il manager è sotto pressione in Friuli, dove è molto stimato e apprezzato. Esponenti di spicco della giunta gli chiedono a gran voce di chiarire il suo futuro, e dovrebbe aver incontrato anche l’assessore regionale alla  Sanità, Maria Sandra Telesca.

 

 

 

 

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