DIMEZZATI FONDI PER ABRUZZO REGIONE BENESSERE, ARTA, A RISCHIO I CONTRATTI A TERMINE

21 Maggio 2024 08:34

Pescara - Politica

L’AQUILA – L’Abruzzo regione del benessere, ma a metà: nelle disposizioni finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2024- 2026 della Regione Abruzzo, approvato il 25 gennaio, il progetto multidisciplinare considerato strategico e tra i prioritari nella passata legislatura, soprattutto per la Lega, avrà la metà dei fondi, da oltre 600 mila euro, a 300mila euro.

Questo perché l’Agenzia regionale della tutela ambientale (Arta),  soggetto attuatore del progetto, e diretta dall’avvocato aquilano Maurizio Dionisio, nominato in quota Lega, d’ora in avanti il budget dovrà spartirselo con un altro progetto intanto salito in auge, quello della valorizzazione e del rilancio delle Terme di Popoli, la cui società di gestione è diretta da Benigno D’Orazio, che si è candidato con la lista del presidente Marco Marsilio alle regionali del 10 marzo, dopo che aveva annunciato la corsa con la Lega nel collegio teramano, con un repentino ripensamento.

In particolare, prima delle elezioni regionali, si è apportata una modifica all’articolo 2 della legge regionale 31 del 2020, aggiungendo che “a partire dall’anno 2024 tutti gli stanziamenti regionali relativi al programma Abruzzo Regione del Benessere sono ripartiti in eguale misura tra Arta e Comune di Popoli Terme”, che li gestirà “mediante l’Agenzia per la promozione del Turismo sostenibile”.

E già, da quanto si apprende, il management dell’Arta guidata da Dionisio, l’unico direttore della storia della Regione ad essere stato, ad inizio 2023, confermato per cinque anni dopo i tre del primo incarico, sarebbe in difficoltà nel portare avanti il progetto, persino nella conferma del personale intanto assunto e dei rapporti di consulenza attivati, per seguire il progetto, come quelli con Giorgio Fioravanti, ex coordinatore cittadino della Lega a L’Aquila, Virginia D’Amico, Chiara Taraschi e Chiara Acciavatti.





Può anche darsi che i fondi per Abruzzo regione del benessere, di cui è rup il direttore tecnico di Arta, Massimo Giusti, saranno poi reintegrati, con successive variazioni di bilancio.

Ma può anche accadere che il taglio sia la conseguenza di un cambio di strategia, anche con risvolti politici: la Lega non è più quella della passata legislatura, che in virtù dell’oltre 27% preso alle regionali del 2019 aveva 10 consiglieri e 4 assessori. Dopo le regionali del 10 marzo, è scesa al 7,5% e ha solo due consiglieri, di cui un solo assessore, e non può più dettare la linea e imporre l’agenda.

E questo può significare l’azzoppamento di uno dei suoi cavalli di battaglia, appunto Abruzzo regione del benessere, progetto multidisciplinare, che parte dal presupposto che la qualità della vita relativamente alta, sia un fattore strategico per l’Abruzzo, da tutti i punti di vista, sanitario sociale, culturale, ed anche economico e turistico, da affermare dunque in Italia e non mondo con una specifico brand.

Mentre Benigno D’Orazio, ex consigliere regionale che come consulente della Lega, aveva coordinato nei suoi primi passi, anche il progetto Abruzzo regione del benessere, seppure non eletto, può contare sullo strapotere di Marsilio e di Fdi per continuare a lavorare, con adeguate risorse, al rilancio dell’importante complesso termale, nella veste di amministratore unico cella società Terme Inn Popoli. Forte anche delle oltre 70mila presenze in un anno, per 120 mila cure in più erogate, nello stabilimento termale  del pescarese.

Tornando ad Abruzzo regione del Benessere: per stabilire le linee di azione del progetto multidisciplinare, ad ottobre 2022 erano stati chiamati un gruppo di esperti, con una selezione pubblica, per titoli e colloquio.

Coordinatore è stato Massimo Desiati, ex assessore regionale  al Turismo di An, componente della segreteria politica della Lega regionale, e ancora Marco Patricelli, consulente storico per la Rai e giornalista, Sergio Lo Re, esperto in educazione motoria, Emilio Schirato, esperto in attività di ricezione turistico-alberghiera, vice presidente della Saga, la società regionale di gestione dell’aeroporto d’Abruzzo, Sergio Croce, già funzionario Arta, specializzato nei sistemi di gestione ambientale e nelle relative verifiche ispettive.





Intanto l’Arta ha appena pubblicato un bando da 150mila euro, per le attività promozionali di strutture ricettive e della ristorazione, 3 mila euro per le attività che dimostrino di possedere i requisiti del marchio di qualità “Abruzzo regione del benessere”.

Un bando rivolto a ristoranti, hotel, motel, villaggi turistici e strutture all’aria aperta, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, bed & breakfast (professionali e non professionali, con e senza partita Iva), residenze della salute (beauty farm), agriturismi e country House, che dovranno rispettare requisiti obbligatori, tra cui l’efficienza energetica, la manutenzione periodica di impianti e apparecchiature, l’offerta di prodotti tipici abruzzesi.

Con un punteggio elevato ai ristoranti che proporranno metodi di cottura improntati al viver sano e che proporranno, nei loro menu, un’ampia scelta di piatti ispirati alle produzioni tipiche d’Abruzzo e una vasta gamma di vini DOP (DOC e DOCG) e IGT.

Il finanziamento sarà concesso sotto forma di contributo “una tantum”, la certificazione avrà la durata di due anni e potrà essere rinnovata previa verifica della sussistenza dei requisiti.

Ancor prima, e propedeuticamente al bando, una delibera di giunta il 18 ottobre, ha stabilito i criteri per ottenere il marchio “Abruzzo regione del benessere”,  tra cui l’eliminazione delle barriere architettoniche,  la massima attenzione alle manutenzioni, che minimizzano il consumo di calore, energia elettrica ed acqua, menu che propongono piatti con i migliori prodotti tipici abruzzesi,  ma anche con metodi di cottura a ridotto contenuto di grassi, con personale debitamente formato, con buona conoscenza della lingua inglese, capace di accoglienza empatica e professionale verso il cliente, improntata alla diffusione della conoscenza del benessere, della cultura, delle tradizioni e della bellezza che offre il territorio.

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