COMMENTI A CALDO DEI SENATORI NEL GIORNO DELLA FINE DEL GOVERNO GIALLO-VERDE; DA DOMANI CONSULTAZIONI; PIETRUCCI, ''SALVINI PATETICO'', LIRIS, ''NO ACCORDI INNATURALI''

DIMISSIONI PREMIER CONTE: LEGHISTI D’ABRUZZO”AL VOTO”, M5S, ”NUOVA FASE”

20 Agosto 2019 19:16

Regione - Politica

L'AQUILA – Il premier Giuseppe Conte annuncia le sue dimissioni e la faltale salita al Colle, dopo aver lanciato in Senato più di una composta bordata al vicepremier leader della Lega Matteo Salvini, reo di aver gettato a mare, dalla spiaggia del Papeete, per ambizioni personali, il governo giallo-verde che in un anno e mezzo ha ottenuto grandi risultati.

Salvini che replica  piccato,  “rifarei tutto quello che ho fatto”, invocando il ritorno alle urne e accusando l'oramai ex alleato M5s di essere il partito del “no”; il dem ''dissidente'' Matteo Renzi che apre ad una nuova maggioranza, Pd-M5s, spiegando che “non sarebbe un colpo di Stato, ma un colpo di sole”. 

Una giornata epica a Palazzo Madama, ancora in corso, in cui già si registrano le prime prese di posizione, in un clima molto teso dei parlamentari, che in queste ore rimettono in gioco la loro carriera politica,come gli esponenti politici abruzzesi.

Contattato da Abruzzoweb il senatore e coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma non ha dubbi:  “ormai la verità è sotto gli occhi di tutti Salvini vuole riportare i valori del consenso in parlamento con il ritorno al voto, dopo tutta una serie di no e di blocchi da parte del Movimento 5 stelle, a svantaggio della crescita e del benessere”.

“Ora  conte lascia aperte porte finestre a futuri governi con non saranno espressione del popolo che servono solo a tenersi strette le poltrone. Giudicando assurda “l'alleanza tra M5s e Pd, che in questo anno e mezzo se le sondate d santa ragione ogni giorno, manco nei mercati di borgata. Faremo una durissima opposizione in parlamento nelle piazze, per tornare al più presto al voto”.





Luigi D'Eramo l'altro abruzzese al Parlamento della Lega a sua volta, sul suo profilo Facebook, posta una foto  di Salvini e commenta, “Avete seguito? Discorso stratosferico, del Capitano in Senato, altro che la minestrina rancorosa e soporifera di Conte, tutta basata sull’acidello attacco personale a Salvini. Questo è un leader!”.

Il senatore M5s Primo Di Nicola a questa testata invece non vuole dichiarare nulla, per ora. Valgono per lui le parole già riferite da numerosi quotidiani nei giorni scorsi. 

“Tenere lontano dal governo Salvini è ormai diventato un dovere democratico, per conservare un minimo di credibilità alla politica, alle prerogative del Parlamento e a quelle della presidenza della Repubblica, la sola titolata a indicare la data di nuove elezioni.  Crisi, indietro non si torna: addio alla Lega”.

Il senatore del Pd ed ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso tiene spento il telefono nel corso del dibattito d'aula.

Sul suo profilo Facebook ha postato il discorso di Matteo Renzi, e ieri un report, commentando: “la crisi della maggioranza riporta in primo piano la questione dell’aumento dell’Iva previsto a partire dal primo gennaio 2020. Se scatteranno le clausole di salvaguardia, con l’aliquota principale dal 22% al 25,2%, l’Iva sarà sempre di più la regina delle tasse italiane. Non solo. Gli italiani pagheranno di più dei loro concittadini europei.”





Chiara insomma la sua posizione di andare avanti, anche perché, come già riferito da Abruzzoweb, il suo nome, quello di un renziano, ma con buon ascendente anche nei confronti del segretario nazionale Nicola Zingaretti, circola come possibile ministro, alle Infrastrutture e Trasporti.

Chiudiamo per ora con uno scambio di battute a distanza durante gli internazionali di tennis dell'Aquila tra Guido Liris,  assessore regionale di Fratelli d'Italia e Pierpaolo Pietrucci, ex consigliere regionale del Partito Democratico.

“In Senato abbiamo assistito ad un destro-sinistro tra Conte e Salvini – commenta Liris –  oramai l'esperienza del governo giallo-verde e finito. Io tifo ovviamente per il ritorno al voto,  vedremo cosa deciderà il presidente della Repubblica Mattarella, ma sono molto perplesso su accordi innaturali e governi solo per tirare a campare”.

“Salvini mi ha fatto tenerezza, un giorno dice una cosa, un giorno l'altra, ha fatto una pessima figura, è finita la sua propaganda, gli italiani hanno capito che non si può far leva solo sulla paura, bisogna anche costruire, e a determinate condizioni può anche nascere un nuovo governo, l'Italia non si puoi lasciare in queste condizioni”. 

Ma aggiunge: “bizzarro che sia proprio Renzi a farsi promotore di una convergenza con M5s, lo stesso Renzi che  ha affossato il dialogo con il M5s avviato da Pierluigi Bersani e poi da Maurizio Martina“.

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