L’AQUILA – “Il Gran Sasso è un patrimonio della Città dell’Aquila e della Regione Abruzzo. E’ l’unica stazione sciistica in quota gestita, anche se a mezzo di una società, partecipata, da un Ente pubblico. Sei anni di gestione di Biondi, Marsilio, Liris &c. hanno ridotto a brandelli la società e la stazione (l’albergo prima aperto ora è in rovina, il bar-ristorante sottostante è chiuso)”.
Lo afferma Carlo Benedetti esponente dell’associazione Globuli Rossi,
“Tanti proclami all’inizio. Poi nemmeno più quelli. Nessuna opera e nessun investimento realizzato nei sei anni di Governo Biondi e nei 5 di Governo Marsilio: questi i fatti! La mancata effettuazione di opere di manutenzione ordinaria della funivia provocherà la ulteriore e drastica diminuzione dei ricavi mentre si sa (ed è una specialità del centro dx) i costi sono lievitati a dismisura rispetto alle gestioni precedenti. La crisi economica e finanziaria e la possibile riduzione del patrimonio al di sotto dei limiti consentiti indurrebbe ad atteggiamenti diversi e più responsabili. Il problema, ripeto, è di tutta la Città e di tutta la Regione”.
“E’ necessaria una analisi dettagliata ed informata della situazione economica e finanziaria (che va resa pubblica) e sono necessari provvedimenti in grado, ora, di definire gli strumenti necessari per affrontare la crisi. Ci chiediamo come un professionista di capacità indiscusse e prestigio come l’ing. Dino Pignatelli accetti ancora di mettere la propria faccia ed il proprio prestigio per attenuare a evidenza di una situazione di degrado e di decozione dovuta alla colpevole inerzia del Governo regionale e di quello comunale, così rischiando di rimanere con classico cerino in mano. La politica dorme e nessuno solleva il problema ma il problema esiste ed è di tutti. Si convochi, perciò, “ad horas”un Consiglio comunale straordinario al fine di varare non inutili ordini del giorno ma per assumere tempestivamente i provvedimenti urgenti e necessari per salvare la stagione e per salvare l’azienda”.
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