DOMANI NELL’ABRUZZO “ARANCIONE” AL VIA I SALDI; CONFCOMMERCIO, SPESA RIDOTTA DI UN QUINTO

3 Gennaio 2021 10:08

Regione - Abruzzo, Economia

L’AQUILA – In Abruzzo domani partono i saldi invernai, per solo 12 ore, approfittando del fatto che il 4 gennaio la regione come tutta l’Italia sarà arancione, per poi tornare rossa il 5 e 6 gennaio. I negozi potranno dunque restare aperti fino alle 21.

Poi i saldi proseguiranno dal 7 gennaio, terminata la zona rossa,  per altri 59 giorni.





L’inizio dei saldi era previsto in regione inizialmente il 5 gennaio, poi l’assessore con delega allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, ha deciso per anticipare al 4 gennaio, in virtù di una determinazione dirigenziale a seguito di incontro, svoltosi, il 28 dicembre, in videoconferenza, al quale hanno partecipato le organizzazioni di categoria dei commercianti maggiormente rappresentative, quali Confesercenti, Confcommercio, Federdistribuzione e le Associazioni dei Consumatori e Utenti quali Codacons, U.Di.Con e MDC.

“Vista la situazione di difficoltà in cui verte il mondo del commercio, è apparso necessario individuare tutte le azioni che possano offrire maggiore competitività al settore. Per cui, – ha argomentato D’Amario – si è deciso di anticipare di un giorno l’avvio dei saldi poiché la data del 4 gennaio riveste un ruolo strategico per gli acquisti finalizzati alla festività dell’Epifania”

In base ad uno studio di Confcommercio i saldi in Italia interesseranno oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 110 euro, ma in totale la spesa sarà di 4 miliardi contro i 5 dell’anno scorso, ben 1 miliardo in meno.





Certo è che nemmeno gli operatori abruzzesi si aspettano un avvio con il botto, tutt’altro.

Domani, e solo domani, con le limitazioni da zona arancione, si potrà circolare liberamente nel proprio comune, ma per spostarsi in un altro è necessario avere delle valide ragioni legate al lavoro, alla salute o reali necessità. È consentito uscire, anche fuori comune, per andare a fare visita ad amici o parenti, ma una sola volta al giorno, al massimo in due oltre ai figli minori di 14 anni e a persone con disabilità. È possibile muoversi dai comuni con meno di 5mila abitanti, ma in un raggio massimo di 30 chilometri. Non è permesso raggiungere i capoluoghi. Laddove il proprio comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termine di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento in un negozio di un altro comune è consentito entro tali limiti che dovranno essere autocertificati

Resta il coprifuoco alle 22. Bar, ristoranti, pub e pasticcerie possono lavorare solo con l’asporto e a domicilio.

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