LE DUE CITTADINE: CI VOLEVA FAR FIRMARE UNA DEMOLIZIONE 'AL BUIO'

DONNE PROTESTANO SUL TETTO, ACCUSANO L’AMMINISTRATORE BASILE

di Sara Ciambotti

12 Settembre 2012 17:06

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – È stata un verbale inviato dall’amministratore di condominio, a scatenare la clamorosa protesta di due donne aquilane, Maria Teresa De Lauretis e Maria Cristina Palomba, rispettivamente madre e figlia, che costrette da una ricostruzione “caotica e con buchi burocratici”, hanno deciso di compiere un gesto eclatante: la più giovane delle due questo pomeriggio è salita sul tetto della propria casa dove stavano per iniziare i lavori di demolizione post-sisma.

L’amministratore, come hanno riferito le donne ad AbruzzoWeb, è Mauro Basile, che ha fatto man bassa di incarichi nella ricostruzione seguita al terremoto del 2009.

Il fatto si è verificato intorno alle 14.15 nel quartiere di San Francesco, in via Francesco Paolo Tosti 17 nel condominio “Mannetti e Vagnoni”.

La più giovane delle due, prima è salita sulla finestra e ha messo fuori una bandiera dell’Italia, dopo si è arrampicata fino sopra il tetto e non si è più schiodata.





Sul posto sono giunte le Volanti della polizia dell’Aquila, che hanno allertato anche i vigili del fuoco.

Un agente ha cominciato a parlare con la signora e, dopo una lunga trattativa, è riuscito a farla desistere solo alle 17 di questo pomeriggio.

Alla fine si è deciso che la demolizione, per il momento, verrà rinviata di un paio di giorni.

Il motivo di tale rivendicazione è, di nuovo, la ricostruzione.





Secondo le due donne, infatti, ci sarebbero molti “buchi” burocratici che priverebbero i singoli proprietari di appartamenti dei loro diritti. La molla, raccontano “è scattata nel momento in cui abbiamo ricevuto dal nostro amministratore di condominio, Mauro Basile, il verbale di accettazione del progetto di ricostruzione dell’intero fabbricato e degli ampliamenti dello stesso”.

Nel verbale le due donne avrebbero dovuto accettare, firmando, gli interventi previsti per la loro palazzina, senza aver mai visto il progetto di riparazione.

“Vogliono demolire le palazzine che hanno resistito al terremoto solo per i loro interessi – ha affermato la signora Maria Teresa – gli amministratori dei condomini sono solo enti di gestione, non sono autorizzati ad avviare la ricostruzione del condominio senza il consenso e una previa valutazione di tutti i condomini”.

Così, le due donne, bandiere dell’Italia in spalla, hanno deciso di compiere la clamorosa protesta.

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