DOPO 15 ANNI ANCORA 4 COMUNITÀ MONTANE COMMISSARIATE, CON MILLEPROROGHE ALTRI 6 MESI PER LIQUIDARLE

A CARICO DELLA REGIONE ANCORA UN COSTO DI 200MILA EURO L'ANNO, ENTRO GIUGNO  “AVENTINO MEDIO SANGRO", "MAIELLETTA",  "MONTAGNA SANGRO VASTESE"  E "MONTAGNA PESCARESE " DOVRANNO CONSEGNARE ATTI DI LIQUIDAZIONE. ALTRE OTTO NEL FRATTEMPO SONO DIVENTATE UNIONI DEI COMUNI

di Filippo Tronca

13 Febbraio 2025 08:13

Regione - Politica

L’AQUILA – “Le parole ’31 dicembre 2024′ sono sostituite dalle seguenti: ’30 giugno 2025′”. Con questo stringato articolo del Milleproroghe, approvato martedì scorso in Consiglio regionale, ancora una volta è stata allungata la vita alle ultime quattro Comunità montane abruzzesi rimaste, commissariate ai fini della loro liquidazione, niente meno che dal lontano 2013.

Da quando cioè fu approvata una legge durante la legislatura del centrodestra di Gianni Chiodi, di Forza Italia, dopo che, ancor prima, il socialista Ottaviano Del Turco, aveva ridotto nel 2008 il loro numero da 19 a 12.

I commissariamenti, va precisato, hanno avuto per fortuna in questi anni costi minimi, essendo state le Comunità montane affidate ad amministratori, dipendenti di enti pubblici, ed anche ad avvocati, in cambio di modesti rimborsi spesa. Il costo del 2024 a carico della Regione per le ultime comunità montane rimaste e non definitivamente liquidate è stato però di circa 200.000 euro, per pagare gli ultimi cinque dipendenti in servizio e per le utenze delle sedi ancora non dismesse e altre spese.





Passati che sono intanto 15 anni, va poi ricordato che nel frattempo delle 12 Comunità montane, 8 si sono trasformate, o sono vicine a farlo, in Unioni di Comuni, grazie ad una legge dell’ottobre 2023, a firma dell’allora assessore regionale Pietro Quaresimale della Lega, nella prima legislatura di Marco Marsilio di Fdi, che grazie ad una semplificazione relativa al numero di amministrazioni aderenti, – è stato eliminato il requisito dei del 100% dei Comuni che dovevano aderire – ha reso possibile la condivisione dei servizi territoriali e sociali, acquisendo immobili, e quel poco personale rimasto delle vecchie comunità montane che sopravvivevano in alcuni casi come fantasmi, in altri casi continuando a svolgere qualche piccola funzione.

Ora, entro fine giugno, anche le ultime quattro Comunità montane superstiti dovranno per forza di cose chiudere i conti e procedere alla definitiva liquidazione, sanando i debiti rimasti, vendendo gli immobili e altri beni. Un compito affidato in provincia di Chieti, ai commissari Renzo Iride, per la Comunità montana “Aventino Medio Sangro”, Iris Flacco, ex dirigente regionale ora in pensione, per la Comunità montana “Maielletta”, Nicoletta Bracalante per la Comunità montana “Montagna Sangro Vastese”, in provincia di Pescara al commissario Cristian Panico per la Comunità montana “Montagna Pescarese”.

Da quanto emerge comunque dagli uffici del dipartimento Sociale, Enti locali e Cultura, di cui è neo direttore Paolo Costanzi, ex storico direttore della Direzione Attività amministrativa dell’assemblea regionale, si respira un clima di ottimismo: entro giugno tutte e quattro le pratiche dovrebbero essere finalmente chiuse, con la trasmissione al dipartimento del prospetto di finale di liquidazione. Non è dato a sapere di che debiti ancora pendenti si parla, ma la cifra, fanno sapere dagli uffici, è oramai molto contenuta, e si tratta più che altro di mettere a posto le carte.

Poi per i comuni di queste quattro Comunità montane “fantasma” potrà aprirsi, volendo, un nuovo capitolo, ovvero la costituzione delle Unioni dei comuni, seguendo le orme delle altre otto comunità montane che hanno già operato la metamorfosi.





Già costituite infatti e pienamente operative sono, in provincia dell’Aquila, le Unioni dei comuni “Montagna di L’Aquila”, con presidente il sindaco di Sant’Eusanio Forconese, Deborah Visconti, e “Montagna Marsicana”, con presidente il sindaco di Celano, Settimio Santilli.

In attesa di nominare gli organi sono invece in provincia dell’Aquila, le Unioni dei comuni “Peligna”, commissario pro tempore Tiziana Grassi, “Sirentina”, commissario il sindaco di Molina Aterno, Luigi Fasciani, e in provincia di Teramo, l’Unione dei comuni “Gran Sasso” con commissario Claudio D’Archivio.

Costituzione in itinere, nel senso che mancano ancora tutte le delibere delle amministrazioni aderenti, le Unioni dei comuni “Alto Sangro”, con commissario Marco Polidoro, in provincia di Chieti, “Della Laga”, commissario Domenico D’Ignazio e “Vomano Fino Piomba”, commissario Igino Sorbino, in provincia di Teramo.

Ad ottobre, queste ed altre Unioni dei comuni che non sono nate dalle Comunità montane , come prevede del resto la legge del 2023, hanno ricevuto contributi regionali per i servizi svolti pari a circa 650mila euro.

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  1. DOPO 15 ANNI ANCORA 4 COMUNITÀ MONTANE COMMISSARIATE, CON MILLEPROROGHE ALTRI 6 MESI PER LIQUIDARLE
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