L’AQUILA – Investe anche l’Abruzzo la clamorosa inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Milano sulle cyber-spie e sui dossieraggi, che la scorsa settimana ha portato a quattro arresti domiciliari, tra cui quelli dell’ex super poliziotto Carmine Gallo e del suo ‘braccio destro’ Nunzio Samuele Calamucci e complessivamente a 51 indagati. Con la creazione di persino di una aggregatrice di banche dati istituzionali che permetteva di scaricare informazioni direttamente dall’archivio Sdi della polizia.
Come ha rivelato oggi il quotidiano Il Centro, tra gli indagati c’è anche un abruzzese, il 44enne Lorenzo di Julio, nativo di Castel di Sangro, e una decina sono le persone “spiate” dalla banda, che che riusciva ad accedere alle informazioni dello SDI l’archivio con precedenti giudiziari banche dati del fisco del catasto dell’anagrafe e dell’Inps per poi vendere a caro prezzo ai loro clienti le informazioni riservate acquisite.
Tra essi compaiono personalità di primo piano come Lelio Scopa, commercialista chietino dirigente della Strada dei Parchi, la società che gestisce l’autostrada A24-A25 ed anche Gianni Frattale, imprenditore aquilano, presidente dell’Ance provinciale, il commercialista teatino Angelo Romano presidente della società comunale Chieti solidale, l’aquilano Massimo Mastracci, dipendente della società energetica Erg, e in questo caso sono noti anche i clienti che hanno acquistato le notizie per una parcella da 143.000 euro, ovvero i manager interni della stessa Erg che volevano essere certi che i dipendenti non utilizzassero notizie riservate della società per giocare in borsa. E poi ancora le pescaresi Carla Ciampoli, consulente ambientale, Loretta Finocchio, geologa, Luca Sanese, ingegnere di Lanciano, Fabrizio Pio Mundi, di Popoli, Marco Marziale di Avezzano.
Rivela sempre Il Centro, l’indagato Lorenzo Di Iulio assieme al lombardo Daniele Rovini, come si legge nelle carte dell’inchiesta, “attraverso la società Skp investigazioni e sicurezza, partecipavano all’associazione in qualità di procacciatori di clienti e come esecutori di servizi illeciti”.
Tra gli indagati il presidente di Fondazione Fiera Milano e consigliere della Bocconi Enrico Pazzali, principale socio di Equalize, oltre a clienti come il finanziere Matteo Arpe, la giudice Carla Giovanna Ranieri, l’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio. Tra le vittime dei dossieraggi figurano il top manager Paolo Scaroni, l’eurodeputata di Forza Italia Letizia Moratti, il cantante Alex Britti, il presidente di Cassa depositi e prestiti ed ex presidente di Fiera Milano Giovanni Gorno Tempini.
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