ROMA – Oltre 5 mila agriturismi sono costretti a chiudere nelle aree classificate di gravità massima o elevata in base al rischio contagio da coronavirus, dove è stata totalmente inibita l’attività di ristorazione. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulle conseguenze nelle campagne del nuovo Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che individua tre livelli di rischio con limitazioni alle attività produttive e agli spostamenti.
“Si tratta – dice Coldiretti – di un colpo drammatico a più di 1 azienda agrituristica su 5 attiva a livello nazionale, con la cancellazione di oltre 140 mila posti a tavola”. Oltre la metà (57%) degli agriturismi costretti alla serrata, segnala poi Coldiretti, si trova fra Lombardia e Piemonte e il resto fra Puglia, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta. “Gli agriturismi in aperta campagna – aggiunge – sono luoghi più sicuri in cui le distanze si misurano in ettari e non in metri, in cui gustare il meglio della tradizione locale. Pur di resistere, molti agriturismi dell’associazione Terranostra della Coldiretti si stanno organizzando per non fare mancare i menu tradizionali della cucina contadina sulle tavole degli italiani, con consegne a domicilio e asporto”.
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