ROMA – Resta confermata la sospensione dell’attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò prevista fino al 5 marzo prossimo come misura di contrasto all’epidemia da Covid-19.
Lo ha deciso il Tar del Lazio con tredici decreti cautelari monocratici, in risposta ad altrettanti ricorsi proposti da esercenti di tutt’Italia per contestare tutti i provvedimenti di chiusura previsti con i Dpcm finora adottati. Ultimo quello del 14 gennaio scorso, “le cui disposizioni risultano efficaci dal 16 gennaio al 5 marzo 2021 ‘in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020’, a monte del quale ‘sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente'”.
Per il Tar “nella specie, non sussistono le condizioni per l’accoglimento della richiesta cautelare monocratica”, ma “ricorrono i motivi d’urgenza per disporre l’abbreviazione dei termini, al fine di consentire la trattazione collegiale dell’istanza cautelare nella camera di consiglio” del 10 febbraio 2021.
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