DRAGAGGIO FIUME PESCARA, LAVORI AL VIA A FINE NOVEMBRE

8 Ottobre 2021 18:51

Regione - Cronaca

PESCARA – “Le operazioni di dragaggio per ripristinare l’agibilità della canaletta del fiume Pescara cominceranno per fine novembre. Nel frattempo la Regione Abruzzo, che pure ha stanziato un contributo pari a 2milioni di euro complessivi, erogati al Comune di Pescara, verificherà le modalità di ripristino dell’assicurazione in regime de minimis per supportare i pescatori che dovessero registrare danni alle proprie imbarcazioni. Oggi il nostro obiettivo è quello di fare presto, il dragaggio è urgente, non abbiamo tempo, molti pescherecci sono costretti a fermarsi a Ortona per evitare di restare incagliati, e noi esprimiamo la massima vicinanza e solidarietà nei confronti dei nostri imprenditori del mare”.





Lo ha detto il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri al termine del vertice odierno coordinata dal Comandante della Capitaneria di porto Minervino, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Carlo Masci, del rappresentante abruzzese in seno all’Autorità portuale Riccardo Padovano, della Camera di Commercio, dei rappresentanti di Aca, Arap e dei rappresentanti del mondo della marineria, tra cui Francesco Scordella e Massimo Camplone.

“Il dragaggio della canaletta oggi è un’emergenza, e gli stessi pescatori lo hanno confermato – ha sottolineato il Presidente Sospiri -, un’emergenza che riusciremo a risolvere in maniera decisa con l’apertura del cantiere del primo lotto delle opere di potenziamento del porto, con la realizzazione della nuova scogliera, che impedirà materialmente l’insabbiamento del fondale e, anche in questo caso, il primo lotto dovrebbe partire a novembre prossimo. Ma nel frattempo dovremo occuparci di rimuovere comunque quel materiale per garantire la transitabilità del porto e della canaletta in sicurezza. La Regione è stata più che tempestiva e grazie alla sensibilità del Governatore Marsilio abbiamo stanziato per l’obiettivo ben 2milioni di euro trasferiti al Comune di Pescara già a febbraio 2021, e nel frattempo abbiamo svolto le procedure per affidare all’Aca di Pescara, guidata dal Presidente Brandelli, l’incarico di eseguire gli esami sulla qualità ambientale dei fanghi da rimuovere dai fondali, e l’Aca per accelerare quanto più possibile quelle procedure si è affidata a una struttura di certificazione toscana, al fine di non gravare ulteriormente sull’Arta. Purtroppo i carotaggi sono fondamentali e obbligatori: secondo le stime, potrebbe esserci il rischio che solo il 10 per cento di quei materiali possa essere ristoccato in mare, a ridosso della diga foranea, mentre la rimanente parte potrebbe avere bisogno di un trasporto in discarica per essere smaltito come rifiuto. Che significa la lievitazione delle spese e dunque una minore quantità di sabbia che potrà essere rimossa. Il nostro obiettivo è ovviamente rimuovere non 30mila metri cubi di sabbia, ma almeno 60mila, fermo restando che l’ideale per garantire l’agibilità del porto è la rimozione di almeno 150mila metri cubi. La riunione odierna è stata fondamentale per fissare i primi step della procedura di dragaggio, ovvero – ha puntualizzato il Presidente Sospiri – entro il prossimo 15 ottobre dovranno iniziare i carotaggi ed entro 27 giorni dovremo avere i risultati degli esami, che significa poter avviare concretamente il dragaggio entro novembre, già sapendo la quantità da smaltire in discarica e la quota da poter spostare in mare. Nel frattempo abbiamo un Piano B, ovvero valuteremo con tutte le Istituzioni interessate la possibilità di spostare una minima parte di sedime fluviale che oggi occupa la canaletta in ambito portuale sulla base del Decreto legislativo del 2005, al fine di restituire nell’immediato serenità ai pescatori. Dall’altro lato dovremo però anche occuparci di quegli imprenditori del mare che rischiano di ricevere un danno alle imbarcazioni a causa dell’insabbiamento, e il problema verrà affrontato dalla Regione Abruzzo verificando le modalità tempestive di ripristino dell’assicurazione de minimis per coprire l’eventuale risarcimento dei danni”.





 

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