PESCARA – Gli avvocati di Massimo Ballone – 61enne arrestato mercoledì nell’ambito dell’operazione antidroga della Dda di Napoli ai danni dell’organizzazione Imperiale – presenteranno ricorso al Tribunale dei Riesame partenopeo.
Ballone, molto conosciuto nel Pescarese perché ex capo della Banda Battestini, che imperversava in Abruzzo e nelle Marche negli anni ’80, è assistito dagli avvocati Alessandro Buccieri e Carlo Di Mascio.
Al centro del ricorso che i legali presenteranno nel giro di alcuni giorni c’è la “riconducibilità e l’utilizzabilità dei sistemi informatici”, cioè le chat intercettate, anche in relazione alla legislazione internazionale in materia. Per gli avvocati l’utilizzo di tali supporti andrebbe in contrasto con i limiti di producibilità delle prove e non renderebbe del tutto esercitabile il diritto di difesa. I legali stanno valutando anche altri aspetti, tra cui l’esistenza dell’elemento associativo.
L’inchiesta della Dda di Napoli coinvolge 28 persone, accusate di far parte di una banda che importava grandi quantità di cocaina dal Sud America, per poi piazzarla in Italia e per esportarla in Europa e in altri Paesi, tra cui l’Australia.
Nell’arco di un anno – tra marzo 2020 a marzo 2021 – la banda, che aveva base in provincia di Napoli, ha “movimentato” oltre sette tonnellate di cocaina.
Ballone ha alle spalle un voluminoso dossier criminale con rapine in banca e a portavalori, latitanze in Spagna, fughe dal carcere. Era stato indagato anche per l’omicidio di Italo Ceci, l’ex componente della banda Battestini ucciso, il 20 gennaio 2012, con tre colpi di pistola in piazza Martiri Pennesi, a Pescara, da un killer poi fuggito a bordo di un’auto ritrovata a poca distanza. Era assurto agli onori della cronaca anche per aver dato alle stampe una autobiografia. In carcere, Ballone era divenuto un ‘intellettuale’: nel 2002 attraverso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi dell’Aquila fu presentato il suo romanzo autobiografico ”Al di sotto del cuore”.
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