L’AQUILA – C’èra anche un pannello solare rubato dalla stazione di rilevamento sismico di Barisciano tra gli oggetti che furono sequestrati nell’inchiesta per spaccio e ricettazione che aveva fatto finire nei guai sei giovani, di cui quattro stranieri. Ma ieri il giudice unico del tribunale dell’Aquila, Tommaso Pistone, ha assolto tutti per dei fatti risalenti a 5 anni fa.
Per ricettazione era imputato Ioan Alexandru Oancea, 27 anni, nato in Romania e residente a Navelli. Era accusato del possesso di un tablet Samsung, un pannello solare da 80 watt preso dalla stazione di rilevamento sismico dell’Ingv a Barisciano a maggio 2020 e un televisore LG: materiale risultato appunto rubato in diverse circostanze.
Di detenzione a fini di spaccio erano accusati gli altri imputati. Si tratta di Marco Giordani, 24 anni, di Prata d’Ansidonia; Valent Shora, 21 anni, nato in Macedonia, residente a Prata d’Ansidonia, che avrebbe ceduto droga a Oancea in più occasioni tra il 3 marzo e il 7 giugno dell’anno scorso e Gianmarco Cioccolini, 22 anni, di Prata d’Ansidonia, al quale erano contestate due cessioni di stupefacenti sempre al romeno di Navelli.
Nei guai era finito anche Iurie Cerneavschi, 21 anni, nato in Moldavia e residente a Prata d’Ansidonia, “perché coltivava senza autorizzazione marijuana e cedeva sostanza stupefacente a Oancea il 16 marzo 2020, al prezzo di 30 euro, e il 24 aprile, al prezzo di 80 euro”.
Di due cessioni di droga, rispettivamente il primo gennaio e il 23 aprile di 5 anni fa era imputato, invece, Yassine Bouzaiene, 21enne tunisino domiciliato all’Aquila.
I sei giovani scagionati sono stati assistiti dagli avvocati Ubaldo Lopardi, Simona Fiorenza, Piera Farina, Guanluca Giuliani, Lorenzo Cappa.
- DROGA E RICETTAZIONE: SEI GIOVANI SCAGIONATI DOPO 5 ANNI DAL TRIBUNALE DELL’AQUILAL'AQUILA - C’èra anche un pannello solare rubato dalla stazione di rilevamento sismico di Barisciano tra gli oggetti che furono sequestrati nel...