L’AQUILA – “Il settore dell’energia, come tanti altri, ha subito forti contraccolpi in questo anno di pandemia, ora però la leva per risollevarsi e ripartire di slancio è rappresentato, oltre che dalla ripresa a pieno regime dei consumi, anche dall’eco-sisma bonus: in pochi mesi abbiamo ricevuto oltre 500 richieste e quest’anno potranno partire i primi 60-70 cantieri, per un valore di 16-17 milioni di euro”.
A dirlo nell’intervista in diretta streaming ad Abruzzoweb, Mauro Scopano, amministratore unico di Aterno Gas & Power, azienda aquilana con sede centrale in via Vicentini, leader in Abruzzo nella fornitura di gas metano ed energia elettrica, operante nel settore delle soluzioni per ottimizzare i costi energetici e dei pannelli fotovoltaici, e che conta 17 sedi, una settantina tra dipendenti e stretti collaboratori, 35 mila clienti, per fatturato di 25 milioni di euro.
Già da mesi Aterno gas & power si è strutturata e preparata per essere protagonista nel mercato aperto dall’eco-bonus che assieme al sisma bonus è stato introdotto dal Decreto Rilancio del governo di Giuseppe Conte di metà maggio e che consente il recupero al 100% dei costi di riqualificazione energetica dell’abitazione, attraverso il meccanismo del credito di imposta. Ovvero si rientra anche fino all’ultimo centesimo del costo dell’intervento pagando meno tasse per cinque anni, oppure con la possibilità di non anticipare nulla cedendo il credito d’imposta alla ditta fornitrice, oppure ad una banca.
Con risultati incoraggianti, rivelano i numeri snocciolati da Scopano, tenuto conto che Aterno Gas & Power, che cura le pratiche dall’inizio alla fine, ha come punto di forza di proporre lo strumento dello sconto in fattura, al posto della detrazione fiscale, ovvero lo sconto di pari importo in fattura applicato direttamente dal fornitore. E sarà poi il fornitore, e non il proprietario dell’immobile, ad utilizzare la detrazione ottenuta sotto forma di credito d’imposta, nella sua dichiarazione dei redditi, oppure cedendola a sua volta a intermediari finanziari o istituti di credito.
“In un primo momento c’è stata un po’ di diffidenza – spiega Scopano -, da parte di cittadini, poi quando si è compreso il grande vantaggio dello strumento, siamo stati inondati da richieste di informazioni e supporto. Abbiamo superato la quota di 500 studi di fattibilità, e quest’anno partiranno i primi 60-70 cantieri, in tutto l’Abruzzo, in abitazioni singole o piccoli condomini, per un valore di circa 16-17 milioni di euro”.
“A convincere molti nostri clienti – conferma Scopano – l’opzione dello sconto in fattura, che è molto più snella e agevole rispetto al credito di imposta. Noi ci siamo proposti come la figura più importante di questo meccanismo, quella del coordinamento, che oltre ad offrire la consulenza e lo studio di fattibilità dell’intervento, e a curarsi della parte amministrativa e burocratica, mette poi insieme la squadra che dovrà effettuare materialmente l’intervento, che presuppone quasi sempre diversi attori, dalla termoidraulica all’elettrica passando per l’edilizia. Ci facciamo garanti della professionalità della squadra, scelte in maniera oculata, e delle tempistiche e qualità dell’intervento”.
Per Scopano dunque l’eco sisma bonus in un momento di emergenza economica e sanitaria “ha aperto una finestra, una opportunità non solo per le aziende che operano nel settore dell’efficientamento energetico ma anche per il grande indotto che ruota intorno ad esso, e consentirà a tanti cittadini, anche a chi non ha disponibilità economiche, in primis grazie allo sconto in fattura, di poter effettuare importanti interventi di miglioria nella sua abitazione anche a costo zero, per godere poi di bollette molto più leggere”.
Una leva per uscire da una fase di pesante crisi, che ha colpito il suo settore: “Ad inizio anno, con il primo lockdown – conclude Scopano -, abbiamo assistito al crollo dei consumi a causa del blocco di molte attività economiche e amministrative, si pensi ai tanti uffici chiusi con i dipendenti che hanno lavorato in smart working. E’ crollato dunque il costo della materia prima, anche del 30%, livelli fino a poco tempo fa impensabili. Poi nel secondo semestre, si è per fortuna assistito ad una ripresa e ad un graduale ritorno a normali livelli di mercato. Anche per la mia azienda il colpo è stato duro, ma per fortuna il nostro portafoglio clienti è differenziato, molto forte sull’utenza privata e il consumo domestico che ha tenuto, proprio in virtù del lockdown e delle limitazioni alla mobilità”.
L’INTERVISTA
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