EDITORIA: CRESCE ANCORA LA SAE DELL’AQUILANO LEONARDIS, IN EDICOLA EDIZIONE FIORENTINA DE IL TIRRENO

20 Maggio 2022 08:00

Italia - Abruzzo, Cronaca

L’AQUILA – “Parola chiave per  è per noi ‘coraggio’, quello che occorre avere in un momento complesso dell’economia e dell’editoria, il coraggio di agire, di sviluppare, di provarci, soprattutto in una città importante come Firenze”.

Sono le parole del 56enne manager aquilano Alberto Leonardis e amministratore del Gruppo Sae, a commento dell’ esordio in edicola, mercoledì scorso, della nuova edizione de Il Tirreno di Firenze, storica testata acquisita nell’autunno 2020.

La nuova avventura editoriale del gruppo con sede a Piombino che dà lavoro a ben 167 giornalisti art. 1 e a 60 poligrafici e amministrativi, con  un fatturato di 50 milioni di euro, è un netta controtendenza alla luce della crisi del settore.

Il varo dell’edizione fiorentina de Il Tirreno è stata presentata alla città in pompa magna nell’incontro dal tema ”La via toscana del giornalismo”, al Tepidarium del Roster del Giardino dell’Orticoltura, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, gli assessori Alessandra Nardini e Leonardo Marras, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il Presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e tutte le autorità civili e militare di Firenze.





Solo a febbraio, il gruppo Sae, nato nel luglio del 2020,  aveva acquisito anche lo storico quotidiano La Nuova Sardegna, potenziando ulteriormente la scuderia di testate regionali, dopo gli acquisti  di Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara,  Gazzetta di Carpi, e appunto de Il Tirreno. Tutte testate cedute dal gruppo Gedi, di cui è presidente John Elkann.

Con al fianco direttore responsabile, anche lui aquilano, Luciano Tancredi, ha detto Leonardis: “Firenze è una delle città più importanti del Paese, anzi del mondo, la nuova avventura ci permetterà di essere un giornale non più di alcune zone della Toscana, ma di diventare un giornale realmente regionale”.

E ha poi aggiunto che oltre a ‘coraggio’, altra  parola alla base della filosofia editoriale, “è sicuramente ‘libertà’: vogliamo un giornale libero da tutto e da tutti, in un rapporto di assoluta libertà tra editore e redazione. Credo infatti che gli editori di successo siano sempre più nel futuro coloro che garantiscono l’assoluta autonomia della redazione. Io non ho mai letto il giornale prima dell’uscita del giorno successivo. La seconda parola è ‘coraggio’, quello che occorre avere in un momento complesso dell’economia e dell’editoria, il coraggio di agire, di sviluppare, di provarci, soprattutto in una città importante come questa”.

Leonardis è figlio di Giovanni, indimenticato primario anestesista aquilano, e dopo prestigiosi incarichi sia nel pubblico sia nel privato, ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’editoria nel 2016, con l’acquisto dal gruppo L’Espresso, del quotidiano abruzzese Il Centro, in società con Cristiano Artoni, distributore del giornale, che ha poi ceduto il suo pacchetto azionario ai suoi due compagni di cordata, il costruttore aquilano Luigi Palmerini e l’imprenditore re delle cliniche private Luigi Pierangeli, titolare della tv privata Rete 8. Nel 2018 però Leonardis è uscito dalla società. Tra le sue azioni più importanti in Abruzzo l’aver promosso l’arrivo nel Tecnopolo d’Abruzzo dell’Aquila, della multinazionale cinese Zte, operante nel settore strategico del 5g. Nel luglio di quest’anno Leonardis è entrato nel consiglio generale della Fieg, la Federazione italiana editori giornali,

L’avventura del gruppo Sae ha invece avuto l’abbrivio a luglio 2020.

L’idea è quella di creare un network di testate locali, un centro di produzione di contenuti e sviluppo format tv, sul modello del colosso americano Netflix. Questo, riconvertendo i suoi interpreti e il comparto della carta stampata, che da tempo soffre soprattutto per l’avanzata del web.





L’edizione fiorentina de Il Tirreno, rappresenta un altro tassello importante per sostanziare questa ambiziosa strategia.

“Io e i miei soci – ha detto ancora Leonardis nel suo intervento all’inaugurazione -,  siamo convinti che questo  investimento ci porterà degli effetti positivi, in termini di posizionamento e in termini assoluti di crescita complessiva del gruppo editoriale. Firenze è la sede della Regione Toscana, il luogo delle istituzioni  e della maggiore espressione culturale, era fondamentale avere qui una presenza forte e stabile. Aspetto fondamentale sarà anche il rinnovamento della grafica, e quella che abbiamo studiato è estremamente accattivante, e siamo sicuri che i lettori l’apprezzeranno molto”.

Intanto, sempre in Toscana, è stata risolta con un accordo collettivo – firmato da Fnsi, Associazione Stampa Toscana e Comitato di redazione de Il Tirreno – la vertenza nata dopo la richiesta del Gruppo Sae che intendeva rivedere parti dell’accordo del 2021 su prepensionamenti e patto di solidarietà. Acque agitate, nelle settimane scorse, in particolare nella redazione de Il Tirreno di Livorno, che aveva indetto 5 giorni di sciopero, in contrasto l’intenzione di ridurre, i redattori impegnati la domenica, da 47  a 39, con una corrispondente riduzione delle pagine del lunedì.

L’accordo è stato raggiunto, “sul mantenimento della qualità del prodotto giornale, sulla salvaguardia dell’organico redazionale, delle condizioni di lavoro dei giornalisti e del turn over capace di aprire nuove opportunità di inserimento anche ai collaboratori storici”.

Nella compagine del gruppo Sae, va infine ricordato, ci sono la società di telecomunicazioni e informatica Atlante srl, dell’abruzzese Davide Cilli.  Soci di Leonardis sono con il 27,69% Toscana Sviluppo 2.0, srl del costruttore Maurizio Berrighi, con il 23,86 Masini & Santini Distribuzione, distributore di giornali e riviste per la provincia di Livorno, Pisa e Grosseto, con il 18,46% ciascuno l’azienda informatica Nextaly srl e Portobello spa, azienda attiva nel retail, nel franchising e nell’advertising. A seguire con quote minori Almi srl, società di cui sono proprietari Leonardis e la moglie Michela Malinici, Atnext srl, Brio Consulting srl, e Zona Franca Edizioni srl, quest’ultima una società editrice nata nel 2014 che edita riviste di scienza e misteri, ufologia, pesca, orologeria. ( f.t.)

 

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