TERAMO – Alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Teramo finisce con 5 a 5 di seggi conquistati tra centrodestra e centrosinistra. Il presidente Camillo D’Angelo, sindaco di Valle Castellana, civico di centrosinistra, che resterà in carica altri due anni, avrà la maggioranza grazie al suo voto. Gli uscenti erano 12, ma nel frattempo la provincia è scesa sotto i 300mila abitanti, e dunque l’assise ha ora 10 consiglieri. La precedente maggioranza per in centrosinistra era di 7 a 5.
Il centrodestra compatto nella lista “La Forza del territorio”, ha preso il 43,2% (43.205) dei voti ponderati dei 594 sindaci e consiglieri votanti dei 47 comuni della provincia teramana con affluenza al 93,4% ed elegge Pietro Adriani, consigliere comunale di Campli, di Fdi, il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, della Lega, la consigliera comunale di Mosciano Sant’Angelo, Maria Cristina Cianella, di Fdi, Luciano Giansante, consigliere comunale di Martinsicuro, anche lui di Fdi, il consigliere comunale di Tortoreto, Lanfranco Cardinale, di Fdi.
Nel centrosinistra, la lista “La casa dei Comuni” a trazione Pd, prende il 22% (22.647 voti ponderati), ed elegge Luca Lattanzi, consigliere comunale di Città Sant’Angelo, e Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo.
“Con D’Angelo presidente”, prende il 19% (18.954 voti ponderati) ed elegge i due consiglieri comunali di Teramo, Flavio Bartolini e Andrea Core.
La sorpresa è rappresentata dalla lista di “Azione con Calenda”, che ha preso il 9,6% (9.643 voti ponderati) e ha eletto Enio Pavone, consigliere comunale di Roseto. Ed ora Azione, ago della bilancia della maggioranza del centrosinistra, batterà cassa, chiedendo ad esempio la vicepresidenza.
Questo il podio dei più votati: D’Ercole con 9.157, Cianella con 6.306, terzo Core con 5.989, Pavone con 5.439 voti ponderati
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