ELEZIONI, DI NICOLA (IMPEGNO CIVICO): “ASSOMIGLIANO A QUELLE DEL 1948”

6 Settembre 2022 18:26

Italia - Politica, Politiche 2022

ANCONA – “In questo momento in Italia si stanno facendo elezioni politiche che assomigliano terribilmente a quelle del 1948”.

Così ad Ancona il capogruppo al Senato di Impegno Civico Primo Di Nicola (Impegno Civico), capolista per il Senato nelle Marche, per la presentazione delle candidature nelle Marche del soggetto politico lanciato da Luigi Di Maio. Di Nicola è stato eletto in Abruzzo in quota M5s nel 2018.





“Quando il Paese – chiarisce – scelse tra campo occidentale, democratico e liberale e fare una scelta diversa che, a quel tempo, significava passare dall’altra parte della cortina di ferro per allearsi con dittature o sistemi politici lontanissime dalle cose che vogliamo”.

“Per fare le cose di cui il Paese e anche le Marche hanno bisogno – afferma Di Nicola – serve rimanere in Europa, fare scelte precise sul conflitto in corso. Ci sono ricatti commerciali di Putin e non possiamo strizzare l’occhio a Putin e agli alleati dicendo, a parole, che siamo per la democrazia e l’Europa e condanniamo l’invasione e poi demoliamo la politica delle sanzioni”.

“Si fa un favore terribile a Putin – attacca il capogruppo al Senato di Ic – tra Salvini che non vuole le sanzioni, Berlusconi che dice che in fondo Putin ha ragione, la leader del centrodestra che dice ‘siamo in Europa’ e condanna Putin poi ha rapporti di collaborazione con personaggi come Orban che dall’Ungheria non perde occasione per demolire politiche Ue e rompere in fronte delle alleanze; la leader di FdI Meloni che strizza l’occhio ai post-franchisti e fascisti spagnoli”.





“Sul fronte interno italiano, con la guerra e i ricatti commerciali – per Di Nicola – il Paese rischia grosso: le elezioni sono il momento di una scelta precisa rispetto ad alleanze internazionali”.

Scendendo nella realtà delle Marche guidate dal centrodestra: “in tema di diritti civili e di modelli sociali, a partire dalla famiglia – dice l’esponente di Ic – non ci piace quello che vediamo: occorre tutelare i diritti delle donne, dei nascituri e dei bimbi, no a passi indietro su alcune leggi che sono state una conquista nel Paese a partire dall’aborto; no a politica tesa a demolire, a far mancare il diritto dato da una legge giusta. Un modello che rifiutiamo – conclude Di Nicola – si comincia a parlare di aborto, si inizierà a parlare di divorzio, messa in dubbio della politiche di genere, delle conquiste: non a un arretramento sui diritti dei cittadini”.

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