ELEZIONI REGIONALI: ECCO LE RICHIESTE DI ITALIA NOSTRA AI DUE CANDIDATI PRESIDENTI

2 Marzo 2024 14:17

Regione - Politica

CHIETI –  Ecco le richieste di Italia Nostra ai due candidati alla presidenza della Regione, Marco Marsilio e Luciano D’Amico.

-Autonomia Differenziata: Nel 2021 per il Governo del territorio, la spesa necessaria era di 892.895.000 €, ,26.755.000 € per le spese correnti , 797.815.000 € per le spese in conto capitale . Per quanto riguardava invece, Ambiente e Beni Culturali la spesa totale (incluse spese generali) era di 156.260.000 € , 109.152.000 € di spese correnti , 35.194.000 €di spese in conto capitale .





Nella prospettiva di Autonomia Differenziata, considerando che il LEPTA, (Livelli Essenziali delle Prestazioni Ambientali) riferiti a questi problemi, non hanno chiara definizione, qualcuno può spiegare che cosa accadrà per l’Abruzzo ? Sono graditi numeri , non parole .

– Infiltrazioni mafiose in Abruzzo Istituzione di un tavolo permanente per la verifica e I’individuazione di compravendite di terreni e beni in special modo sulla fascia del litorale abruzzese – Stop al consumo di suolo U Abruzzo si conferma una Regione a maggior consumo di suolo; se Pescara ha superato come suolo coperto il 50% del territorio comunale, L’Aquila porta il primato per i12023, seguita da  comuni come Orton4 Mosciano, Roseto degli Abruzzi. E’ necessario contrastare questo spreco di risorse e puntare decisamente sul recupero del patrimonio esistente. Anche la nuova Legge Urbanistica Regionale, che pure enuncia il tema rischia di incentivare questa tendenza con ‘allargamento prevedibile delle perimetrazioni ed il ricorso agli incentivi volumetrici  dei quali abbiamo visto gli effetti negativi provocati dalla Legge applicativa del cd.” Decreto sviluppo”. Chiediamo ai candidati quali sono i provvedimenti che si intende adottare in proposito.

– Riunire in un Testo unico tutta la legislazione regionale afferente ai settori dell’urbanistica – edilizia (governo del territorio) e del paesaggio . – Affrontare radicalmente il Dissesto Idrogeologico La stragrande maggioranza dei 305 Comuni Abruzzesi sta in aree interessate da pericolosità idraulica, da frana, e da erosione costiera. Oltre agli edifici e alle attività produttive sono in pericolo anche molti beni culturali. Il rapporto ISPRA2023 conferma i preoccupanti dati degli anni precedenti. Dissennate scelte pianificatorie hanno consentito insediamenti in queste zone e si tende ad incrementarli senza efficace contrasto. Quali prowedimenti si intende Írssumere in termini di prevenzione, pianificazione, progetti di ingegneria del territorio? – Verso un nuovo Piano Paesistico Il Piano Paesaggistico vigente risale a 36 anni fa e non riguarda I’intero territorio regionale. Esso non è più adeguato alla difesa di paesaggio ed ambiente dalle nuove insidie che, anzi, tendono ad estendersi anche alle aree attualmente tutelate. Potete assicurarci la sua revisione, ampliamento, approvazione nella  prossima Consiliatura?

– Deciso rilancio del Parco Nazionale della Costa teatina, iI parco dei trabocchi.  Dal2014 il Commissario ad acta ha rimesso alla Presidenza della Repubblica il Piano necessario alla istituzione formale del Parco marino che riguarda 40 km di costa naturale pregiatissimo concludendo una iniziativa partita già nel 1997. ll provvedimento è fermo alla firma del Presidente per espressa richiesta della Regione Abruzzo che, peraltro, l’aveva istituito e sollecitato. Con la realizzazione della ciclovia Adriatica si apre la grande possibilità di  un turismo diverso e, nel contempo, di salvaguardare luoghi naturalisticamente rilevanti. Invece si assiste a continue pressioni per liberalizzare l’ampliamento dei trabocchi a fini commerciali  e per  strutture di vendita lungo il percorso. Chiediamo la ripresa decisa della iniziativa per la definitiva istituzione del Parco marino – Strumenti e norme per la mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.





– No allo smantellamento della ferrovia storica Lanciano – San Vito delta Sangritana e salvaguardia delle testimonianze di archeologia industriale collegate Riteniamo errato procedere alla chiusura e soppressione dell’antico tracciato ferroviario tra San Vito Chietino – Lanciano – Crocetta di Castel Frentano che si vorrebbe riconvertire in pista ciclabile; proponiamo la riproposizione di un mezzo leggero su quelle rotaie per un trasporto veloce ed ecosostenibile. E’ necessario inoltre salvare il parco dei veicoli storici dell’ex Sangritana (Vincolati nel2022 dalla Soprintendenza) unitamente alla officina storica e sala macchine perl”istituzione di un Museo Regionale dei Trasporti; riaprire I’archivio storico dell’ex Sangritana, vero gioiello archivistico (vincolato dalla Soprintendenza Archivistica) riordinato, restaurato e informatizzato e chiuso al pubblico. Chiediamo precisi impegni in tal senso.

– Salvaguardare dal cemento e dal traffico I’area di risulta ex stazione ferroviaria di Pescara. La Regione Abruzzo e il comune di Pescara hanno deciso di costruire proprio in questa are il palazzo degli uffici regionali ed alti silos per parcheggi . Si tratterebbe di un intervento di grande impatto ambientale, attrattore di traffico in una zona già caotica, compromettendo anche la capacita di mitigazione del cambiamento climatico ; la città attende da 30 anni un grande parco centrale nel cuore di Pescara che sia anche la premessa di un ripensamento urbanistico dell’area. Per questo va  salvata dal cemento e dal traffico I’ex area di risulta della ferrovia. Chiediamo che la Regione riesamini questa localizzazione, spostandola per fame un importante fattore di riqualificazione del territorio della nuova Pescara.

– Una legge Regionale sull’Archeologia Industriale. L’ Abruzzo presenta numerose aree interessate da testimonianze degli insediamenti produttivi storici. Queste aree non sono compiutamente conosciute e, spesso, non vengono registrate nemmeno negli strumenti urbanistici. Tanto che , una dopo l’altra, cadono sotto i colpi della speculazione edilizia privando la Regione di un importante patrimonio materiale ed immateriale( spesso scompaiono anche archivi, foto, macchinari, ecc.) Chiediamo che la regione promuova un censimento e faccia obbligo ai Comuni di registrare la presenza nei loro strumenti urbanistici, con la indicazione delle modalità più adeguate di intervento edilizio e con la indicazione delle  funzioni  compatibili con la configurazione degli spazi storici.

– Una leggina ad hoc per tutela, promozione delle ceramiche in Abruzzo.

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