ROMA – Donald Trump, è diventato il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni.
Il suo primo discorso Trump lo ha tenuto al Palm Beach Convention Center,
“Qualcuno mi ha detto che Dio mi ha risparmiato per un motivo. E ora completeremo la mission: manterrò le promesse. Voglio ringraziarvi”, ha detto Trump riferendosi ai due tentati assassini di cui è stato vittima.
“Questa campagna è stata storica. Noi siamo il partito del buon senso, vogliamo la sicurezza del confine. Non inizierò guerre ma le fermerò”.
“Questa e’ una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia”. “Sistemeremo tutto”, ha aggiunto, citando come prima cosa il confine.
La sua sfidante, la democratica Kamala Harris non parlerà stasera alla Howard University, dove i suoi sostenitori erano in attesa dei risultati del voto
Quella di Trump è una impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando ogni regola del politicamente corretto, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Dopo l’assalto al Capitol sembrava un leader politico finito, abbandonato anche dal suo partito, che invece è riuscito a riconquistare.
“Stasera il popolo americano ha dato a Donald Trump un mandato chiarissimo per il cambiamento”. Lo ha dichiarato sul social X il ceo di Tesla e Space X Elon Musk, che in un altro tweet si è lasciato andare all’entusiasmo sostenendo che “il futuro sarà fantastico“.
Il trionfo di Donald Trump alle elezioni Usa non si misura solo con la conquista degli Stati chiave. I repubblicani infatti hanno stravinto anche nel voto popolare: attualmente, Trump conta su oltre 66 milioni di voti (66,701,359, 51.2%) contro i 61 milioni per Kamala Harris (61,807,385 voti, 47.4%). Tra i due candidati c’è quindi uno scarto di quasi 5 milioni di voti.
Molte le reazioni alla vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa
“A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”, scrive su X la premier Giorgia Meloni.
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, si è congratulato con Trump per il “più grande ritorno della storia”. La vittoria di Trump segna “una forte ripresa della grande alleanza” con Israele, afferma il premier israeliano.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Trump per la sua “impressionante” vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zeklensky si augura che la vittoria di Trump “aiuterà l’Ucraina ad ottenere una pace giusta”.
“Mi sono appena congratulato con Donald Trump per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti. La sua leadership sarà ancora una volta fondamentale per mantenere forte la nostra Alleanza. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui per promuovere la pace attraverso la forza della Nato”. Lo scrive su X il segretario generale della Nato Mark Rutte.
“Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!”. Lo scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban.
“Trump ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d’affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi e accoliti, per alleati idioti… La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra” in Ucraina: lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
E ancora: “La tossica Ucraina è sulla stessa linea. La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra. Lui è testardo, ma il sistema è più forte. In ogni caso, oggi la feccia verde di Kiev sarà sepolta fino alle orecchie dalla polvere bianca…”.
“Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri”. Lo scrive sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riferendosi apparentemente all’esito delle presidenziali negli Usa, ma senza citarle esplicitamente.
“Kamala Harris – scrive ancora Zakharova – aveva ragione quando citava il Salmo 30:5: ‘Il pianto può durare una notte, ma la gioia arriva al mattino'”. “Alleluia, aggiungo da parte mia”, aggiunge la portavoce
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