EMENDAMENTO UNIVERSITA’ TELEMATICHE: LA STAMPA, “CONFLITTO INTERESSI BANDECCHI E PAGANO”

3 Febbraio 2024 15:11

Regione - Politica

PESCARA –  Un emendamento al Milleproroghe all’esame della commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera, che intende rinviare di un anno gli obblighi per le università telematiche di uniformarsi agli standard qualitativi degli atenei tradizionali. Già ribattezzato “emendamento Bandecchi”, con riferimento l sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che è presidente dell’Università telematica Unicusano.





La vicenda, svelata dall’articolo di Luca Monticelli per La Stampa, tira in ballo anche il presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Nazario Pagano, deputato di Forza Italia, segretario regionale del partito in Abruzzo, “avvocato e docente a contratto all’università telematica Pegaso”.

L’emendamento, scrive La Stampa, “rinvia di un anno gli obblighi per le università telematiche di uniformarsi agli standard qualitativi degli atenei tradizionali. Secondo i dati del 2022, le università tradizionali contano in media un professore ogni 28 studenti; quelle telematiche uno ogni 385. La Crui (la conferenza dei rettori) e l’Anvur (l’agenzia di valutazione della ricerca) chiedono alle varie Pegaso, Unicusano, Mercatorum (ce ne sono 11 in Italia) di aumentare la quota dei docenti a tempo indeterminato in rapporto agli iscritti”.





“Per fare qualche esempio, un corso di laurea sulle professioni sanitarie prevede per legge 9 docenti, di cui almeno 5 a tempo indeterminato; un corso in scienze della formazione 10 professori, di cui 5 assunti. Il Tar e l’Anac si sono pronunciati in questo senso, perché questa sproporzione ha consentito alle telematiche di moltiplicare i ricavi, usufruendo di un vantaggio competitivo rispetto alle altre università pubbliche e private che, per ottenere l’accreditamento, devono allinearsi a criteri molto più stringenti nel rapporto tra docenti e iscritti. L’Anac ha lanciato l’allarme sui rischi di corruzione legati ai titoli di studio, soprattutto in riferimento al mancato controllo su migliaia di esami e tesi”, si legge ancora.

E sottolinea La Stampa: “al di là del merito della misura, in Parlamento rischia di crearsi un conflitto di interessi. Non solo perché l’Università Cusano, fondata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, in passato ha finanziato più di un partito politico, ma anche perché il presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Nazario Pagano, deputato di Forza Italia, è avvocato e docente a contratto proprio di una università telematica, la Pegaso”.

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