EMERGENZA CORONAVIRUS E CAOS SANITA’: TRE SINDACI MARSICA PRESENTANO ESPOSTO IN PROCURA

2 Dicembre 2020 19:14

L'Aquila - Sanità

AVEZZANO – “La disastrosa emergenza sanitaria, con il triste corollario che l’accompagna, dalla carenza di posti letto a quella del personale, la mancanza di strumentazione adeguata per le diagnosi, che ha condotto all’implosione della linea di individuazione e tracciamento, fondamentale per il contenimento del contagio da Covid-19, allo stato dell’ospedale di Avezzano che, da punto di riferimento per la Marsica e non solo, è divenuto epicentro di contagi tra pazienti e operatori sanitari – privi quest’ultimi persino di adeguati presidi di protezione si base – e nel quale è risultato impossibile anche avere garantiti  livelli minimi assistenziali, in un tracollo verticale e inarrestabile. Un tracollo affiancato, in modo sconcertante, dal  progressivo annichilimento dei due preziosi presidi ospedalieri di Tagliacozzo e di Pescina, soppiantati, tramite accordi tuttora in corso, dalla sanità privata”.





Tutto questo ed altro nell’esposto alla Procura della Repubblica presentato da tre sindaci sui 37 della Marsica, Enzo Di Natale, Marivera De Rosa e Vincenzo Giovagnorio, rispettivamente primo cittadino di Aielli, Luco dei Marsi e Tagliacozzo, che hanno chiesto alla Procura di procedere nei confronti dei responsabili della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila e  della Regione Abruzzo, e che sono pronti a costituirsi “nell’interesse delle comunità amministrate”.

I tre sindaci firmatari dell’esposto, presentato in Procura martedì, primo dicembre, avevano già, e a più riprese, sollecitato la Regione Abruzzo a procedere al commissariamento della Asl 1 e all’immediata attuazione di un piano d’emergenza per fronteggiare la crisi sanitaria nel territorio marsicano e a tutelare i diritti  alla salute e alle cure, sia per patologie da Covid che per altre, di tutti i cittadini.





“Nel dettagliato esposto, il quadro desolante delle condizioni in cui è stata abbandonata la Marsica, in una seconda ondata da mesi prevista e attesa e a fronte della totale assenza di iniziative o provvedimenti, se si escludono insufficienti e tardive disposizioni dell’ultim’ora, da parte della Asl 1 e della Regione, malgrado le evidenze”, si legge in una nota.

 

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