CASALBORDINO – “Davanti a questa ennesima tragedia che ha coinvolto i lavoratori della Esplodenti Sabino dopo quella del dicembre 2020, dopo i tanti esposti e osservazioni da noi depositati e al di là di tutte le indagini che disporrà la Magistratura e relative eventuali responsabilità che dovessero emergere, ci viene spontaneo riproporre quelle domande che in questi anni avevamo, inutilmente, posto agli enti che dovrebbero valutare e controllare il corretto funzionamento degli impianti a rischio di incidente rilevante”.
Inizia così una lunga nota del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua (Forum H2O) in merito all’incidente odierno nella fabbrica di Casalbordino (Chieti) nel quale sono morte tre persone.
“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per quanto avvenuto” dichiarano dall’associazione. Il Forum ricorda che il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale regionale “con una decisione a nostro avviso sconcertante, ritenne nel 2021, per un impianto dove c’erano appena stati tre morti e con un’indagine in corso per scorretta gestione dei rifiuti, di escluderlo dalla più approfondita procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, fermandosi al mero screening preliminare”.
Si chiede anche se esista un Piano Emergenza Esterno (D.lgs.105/2015) e si ricorda che il D.lgs.105/2015 prevede uno strettissimo coordinamento tra le attività istruttorie/autorizzatorie/di monitoraggio e quelle di V.I.A. con continuo interscambio di informazioni.
“Sarebbe utile, ai fini delle osservazioni e delle valutazioni, poter consultare i verbali del Comitato tecnico regionale, dei sopralluoghi, delle esercitazioni ecc.”. Nei tre esposti sull’incidente del 2020 Forum H2O aveva già sollevato “quelle che apparivano come evidenti incongruenze proprio sulle questioni attinenti la V.I.A. emerse fino ad allora. Non sappiamo come e se sono state approfondite in sede di indagini da parte della Procura di Vasto”. “Alla Prefettura di Chieti e al Comune di Casalbordino vorremmo chiedere qualche notizia sul Piano di Emergenza Esterno, documento centrale nella gestione dei rischi in caso di incidente”.
“È talmente importante – conclude la nota – che deve essere predisposto dalla Prefettura di Chieti con la partecipazione obbligatoria dei cittadini e aggiornato ogni tre anni per legge. Abbiamo cercato nuovamente sui siti istituzionali di prefettura e comune e sui motori di ricerca senza esito. Non ci sono avvisi sull’avvio del procedimento né ci pare pubblicato. Esiste?”.
Al Comitato tecnico regionale, infine, che diede l’ok al riavvio dell’impianto dopo l’incidente del 2020, il il Forum H2O chiede “come ha verificato l’attuazione di tutti questi obblighi certo non secondari”.
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