ROMA – Il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrowskis, in merito alla regolamentazione sull’etichettatura delle bevande alcoliche che l’Irlanda ha deciso di introdurre nella sua legislazione.
Secondo Tajani, le nuove norme irlandesi sulle etichette “rischiano di essere una fonte di distorsione agli scambi internazionali, equivalente a una restrizione quantitativa”.
Il provvedimento, oltre ad essere criticabile sotto il profilo del diritto europeo, “potrebbe innescare una reazione a catena che finirebbe con il danneggiare l’insieme dell’Unione”, aggiunge.
Tajani nella lettera ricorda al commissario Ue che “l’Irlanda ha notificato all’Organizzazione Mondiale del Commercio la bozza dei regolamenti interni riguardanti le avvertenze in materia sanitaria che verrebbero inserite su tutte le etichette dei prodotti alcolici immessi sul mercato irlandese”.
Il ministro degli Esteri aveva già sollevato la questione assieme al ministro Francesco Lollobrigida il 12 gennaio con il commissario Breton e adesso torna a sostenere che “gli effetti di questa misura in termini di prevenzione sanitaria appaiono assolutamente modesti, in quanto non prevedono alcuna distinzione tra ‘consumo moderato’ e ‘abuso di alcol'”.
Per l’Italia l’unica strada percorribile “non è quella di scoraggiare in assoluto il consumo di un prodotto, ma quella di una adeguata informazione del consumatore che lo possa guidare nell’assunzione di scelte consapevoli e responsabili”.
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