EUROPEE: FDI, ABRUZZO TERRA DI CONQUISTA. IN POLE BIG NAZIONALI, AI MARGINI D’AMBROSIO

GRANDE ATTIVISMO E APPOGGI IN REGIONE PER I PUGLIESI GAMBINO, PICARO E VENTOLA E PER IL CALABRESE NESCI. MINISTRO SANGIULIANO IN VISITA "PRIVATA" IN MARSICA E L'AQUILA ASSIEME ALLA CAMPANA DOCIMO. CAMPAGNA ELETTORALE IN SORDINA PER L'ALTRA CANDIDATA ABRUZZESE GRECO

7 Giugno 2024 09:14

Regione - Politica

L’AQUILA  – Dentro Fratelli d’Italia, l’Abruzzo si conferma terra di conquista per candidati non abruzzesi anche alle elezioni europee di domani e dopodomani. Come avvenuto alle politiche del settembre del 2022 quando nella regione considerata la roccaforte del partito più forte d’Italia, sono piombati in posizioni blindate, cioè sicuri del posto in parlamento senza fare campagna elettorale, il presidente nazionale dei giovani del partito, il romano Fabio Roscani, e la deputata uscente delle Marche, Rachele Silvestri, ex pentastellata, entrambi eletti, come scontato, con buona pace dei candidati autoctoni.

Due personaggi catapultati che nei territori poi non si sono mai visti e questo senso, ne è la prova, ennesima, anche la campagna elettorale che si sta concludendo.

Due personaggi che hanno tolto spazio agli autoctoni rappresentati comunque dai senatori Etel Sigismondi e Guido Liris, e al deputato Guerino Testa, in una regione dove con la vittoria del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel 2017, e il presidente della giunta abruzzese, Marco Marsilio, nel 2019, entrambi poi riconfermati, è cominciata la irresistibile cavalcata che ha portato il partito e il suo leader, Giorgia Meloni, anche lei eletta in Abruzzo nel collegio della Camera dei deputati L’Aquila-Teramo, un fatto sottolineato con grande enfasi dalla dirigenza locale, rispettivamente sul tetto d’Italia e al timone del governo.

Accade ora che a ben vedere, come assicurano fonti ben informate interne a Fratelli d’Italia, nella circoscrizione meridionale delle elezioni europee, nella truppa dei 14 della circoscrizione Sud, non appare certo candidato di punta, intorno a cui  il partito di Giorgia Meloni sta facendo quadrato in maniera convinta, il chietino Nicola D’Ambrosio, dal 2021 presidente nazionale di Azione universitaria, già leader di Azione universitaria della D’Annunzio di Chieti e Pescara, che ora lavora nel partito nella sede nazionale di Roma di via della Scrofa, che ha l’appoggio del citato Roscani, e del presidente della Regione, Marco Marsilio, una candidatura che però non ha scaldato i cuori nemmeno nel partito abruzzese.





Lo stesso dicasi sconosciuta Giovanna Greco, commercialista di Vasto, consigliere segretario dell’Ordine nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili. Una neofita della politica, che all’ultimo momento, cioè a poche ore dalla chiusura dei termini, ha soffiato il posto all’europarlamentare uscente, la cardiologa aquilana Elisabetta De Blasis, prima della Lega e poi passata a Fdi. Greco senza appoggi dei big ha condotto una campagna elettorale a dir poco in sordina.

Ben altri infatti sembrano essere i predestinati a strappare un biglietto per Bruxelles che vale 20mila euro netti al mese, più benefit e ricco vitalizio, e secondo le stime della viglia dei meloniani e sondaggi alla mano, Fratelli d’Italia potrebbe ottenere 4 o anche 5 seggi dei 18 in palio nella circoscrizione meridionale, che comprende oltre all’Abruzzo, anche le ben più popolose Campania, Puglia, Calabria, e Basilicata e Molise.

In pole, anche in Abruzzo, con una quasi certezza dell’elezione ci sarebbero in particolare quattro big che sono venuti in Abruzzo a fari spenti, ma accompagnati dai dirigenti locali che si sono spesi per loro: l’ex sindaco di Pagani in Campania Alberico Gambino, oggi nello staff del vice ministro Edmondo Cirielli e coordinatore provinciale di Salerno. Come pure Francesco Ventola, ex sindaco di Canosa di Puglia, ex presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani e attualmente capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, sostenuto da un big del calibro di Raffaele Fitto, ex presidente della Regione Puglia, più volte parlamentare, anche europeo, oggi ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr; c’è poi Michele Picaro, anche lui consigliere regionale pugliese, presidente provinciale di Fratelli d’Italia a Bari, che vanta influenti appoggi da parte del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ed anche del ministro dell’Agricoltura e del Made in Italy Francesco Lollobrigida, cognato della leader Meloni. Tesse le sue trame elettorali in Abruzzo anche l’europarlamentare uscente Denis Nesci, calabrese.

Davanti a queste corazzate elettorali insomma la strada per Greco e D’Ambrosio sembra davvero in salita. Anche perché i big del partito. come il segretario regionale Etel Sigismondi, senatore, il vice segretario regionale, Guido Liris, anche lui senatore e capogruppo della commissione Bilancio, oltre ad essere vice segretario abruzzese, il deputato pescarese Guerino Testa, anche lui vice coordinatore, come pure il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, non hanno certo combattuto pancia a terra per i candidati abruzzesi, e lo stesso dicasi per i consiglieri regionali abruzzesi e gli altri uomini forti dei meloniani.

Piuttosto si stanno spendendo sul territorio regionale a seconda degli accordi con i big nazionali e nell’ambito delle correnti presentando i loro candidati a sindaco, stalkholders o influencer politici abruzzesi. Anche con la consegna e la distribuzione di materiali, e con visite non ufficiali e poco pubblicizzate.





Ai candidati di altre regioni citati che vedono l’Abruzzo come terra di conquista va poi aggiunta un altra candidata che però non si è sottratta alla vetrina di un passaggio molto ben organizzato in Abruzzo: si tratta della napoletana Raffaella Docimo, docente universitario, medico come da tradizione familiare, titolare di Odontoiatria Pediatrica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Maxxi che gestisce il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma. Moglie di Luigi Chiariello, cardiochirurgo di fama internazionale e professore di cardiochirurgia, presidente e direttore Scientifico della Mediterranea, struttura ospedaliera di Alta sapecialità di Napoli.

Per Docimo si è scomodato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che nei giorni scorsi assieme a Docimo, ha fatto visita in provincia dell’Aquila con tappe nella Marsica a Capistrello, Pescina, Balsorano, Alba Fucens e poi al Teatro San Filippo dell’Aquila per chiudere il tour, insieme al sindaco Biondi e al governatore Marsilio, con un evento in grande stile nella sede comunale, per la sottoscrizione della convenzione che consentirà il recupero del teatro comunale danneggiato dal sisma del 2009 e da 15 anni inagibile.

Si è scoperto poi che il ministro era in visita “privata”, per il rispetto della normativa elettorale della par conditio tanto che correttamente sono state utilizzate auto private e tanto che il suo arrivo non è comparso nell’agenda pubblica del ministero ed è stato diramato ai media abruzzesi solo nella serata della vigilia.

A palazzo Margherita si sono visti anche i consiglieri regionali di FdI Luca De Renzis, ex Lega poi passato tra i meloniani, e riconfermato alle elezioni del 10 marzo scorso, e Anna Maria Rossi, entrata in consiglio come surrogata dell’assessore al bilancio Mario Quaglieri.

Assenti gli altri big in un evento nel corso del quale non è passata inosservata la presenza di una automobile con la pubblicità personalizzata dell’abruzzese D’Ambrosio. C’è chi giura che dopo la elezioni ci saranno roventi polemiche.

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