L’AQUILA – “Ritengo di poter mettere a disposizione la mia esperienza, che non riguarda solo l’ambito professionale del mio lavoro, ma più in generale la capacità di saper costruire, di affrontare le sfide quotidiane. ‘Abbiamo bisogno di costruttori di futuro, di persone altruiste, capaci, generose, giuste, leali e propositive’, ha detto Silvio Berlusconi, in uno dei suoi manifesti più importanti, quando era premier”.
Lo afferma, nell’intervista streaming ad Abruzzoweb, l’imprenditore Eliseo Iannini, candidato di Forza Italia alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno nel collegio Regioni meridionali, che ricomprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia.
Iannini, 65enne aquilano, ha deciso di accettare la sfida delle europee, dopo una vita dedicata alla sua impresa, la Costruzioni Iannini, fondata nel 1984, oggi capofila del Gruppo Iannini, che ha realizzato grandi opere in tutta Italia, e ha avuto ed ha tuttora un ruolo da protagonista nella ricostruzione post-sisma 2009.
“La domanda che mi fanno quotidianamente persone a me vicine – rivela il candidato -, è cosa mi abbia spinto a candidarmi. Rispondo che come imprenditore sono arrivato a potermi permettere di affidare l’impresa alla seconda generazione, ai miei figli, e questo mi ha consentito ora di fare altre scelte, che hanno comunque come elemento principale il profondo amore per la mia città, L’Aquila, che ha bisogno di avere un rappresentante in Europa, che possa curare le istanze e gli interessi in una fase molto delicata, con il completamento della ricostruzione post-sismica, e in vista anche del 2026, quando L’Aquila sarà capitale italiana della cultura”.
Lo sguardo di Iannini sullo stato dell’arte dell’Unione resta comunque ancorato al suo essere imprenditore: “giudico l’Europa come, credo, la maggioranza dei cittadini, ovvero distante da temi invece importanti. La vorrei più vicina alle imprese, perché ad esempio non possono essere danneggiate da una transizione ecologica sbagliata nei tempi, vorrei dall’Europa più impegno sul fronte dell’informatizzazione e delle infrastrutture”.
Un’Europa che comunque si è ricompattata e sta ridefinendo se stessa e la sua posizione nel mondo, spinta dialetticamente dalla guerra di invasione scatenata dalla Russia di Putin ai danni dell’Ucraina.
“Abbiamo la guerra ai nostri confini. E a questo proposito il primo punto del programma di Forza Italia per quanto riguarda le politiche europee è quello di costruire una difesa comune, del resto è quello che diceva Alcide De Gasperi, e poi Silvio Berlusconi, ribadito una settimana fa dal nostro presidente Sergio Mattarella. Attacco chi fa la guerra, chi rovina l’esistenza degli altri, e difendo chi si deve difendere, perché occorre garantire la libertà e la possibilità di scegliersi la propria vita a tutte le nazioni”.
Infine un primo bilancio di una campagna elettorale non certo facile visto che deve coprire l’intero meridione: “io assieme all’altra candidata abruzzese, Antonella Ballone, siamo stati fortunati perché il presidente nazionale del mio partito, Antonio Tajani e il segretario regionale Nazario Pagano ci hanno indicato già a gennaio e dunque abbiamo iniziato la campagna elettorale tre mesi fa, anche assieme ai candidati delle regionali del 10 marzo. Certo, è vero poi che il nostro seggio è enorme, raccoglie 15 milioni di elettori, e l’Abruzzo insieme a Molise e Basilicata, è una di quelle regioni che ha pochi numeri, e dunque questo ci impone di moltiplicare gli sforzi, di essere presenti nelle altre regioni, per farci conoscere, far capire quale è il nostro programma, le nostre idee. Un grande sacrificio, indubbiamente, abbiamo davanti due mesi di corse e di impegno quotidiano”
E a proposito di meridione, uno dei temi che non poteva non mettere al centro della sua campagna elettorale l’aquilano e imprenditore Iannini è quello della sicurezza sismica.
“Ha detto recentemente il governatore della Calabria, ‘non sentiamoci del Sud, perché abbiamo tutte le risorse per non essere del Sud, dateci solo la possibilità di poterle mettere in atto’. E per quanto riguarda la prevenzione sismica e la messa in sicurezza del territorio, siamo però purtroppo in ritardo, e occorre far tesoro di tutte le normative e risorse a disposizione. La sicurezza sismica, come l’agricoltura e la pesca, sarà una delle mie priorità da mettere sul tavolo a Bruxelles se sarò eletto”, conclude il candidato.
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