EUROPEE: IL VOTO NELLE CITTA’, VINCE OVUNQUE FDI, PER CAMPO LARGO ALLARME PER CHIETI E TERAMO

16 Giugno 2024 08:26

Regione - Politica

L’AQUILA – Al netto della bassissima affluenza, quasi ovunque sotto il 50%, le elezioni europee di sabato e domenica scorsa, offrono anche un quadro del consenso dei singoli partiti nelle principali città abruzzesi, a cominciare dai quattro capoluoghi, e dunque come una sorta di cartina di tornasole sul consenso delle amministrazioni in carica, siano esse di centrodestra o centrosinistra.  Un dato che senz’altro emerge è che anche a livello dei maggiori centri urbani, l’Abruzzo si conferma roccaforte italiana del centrodestra, e in particolare di Fratelli d’Italia, il partito di Marco Marsilio, confermato il 10 marzo presidente della Regione, per uno storico ed inedito secondo mandato.

E l’onda non sembra arrestarsi alle amministrative, sempre di sabato e domenica scorsa, e con Fdi al 33% nella media regionale, filo al 36% in provincia dell’Aquila, e centrodestra unito che ha confermato i suoi sindaci uscenti nelle tre più grandi città al voto, Pescara, Montesilvano e Giulianova. E vince anche in altri importanti comuni come Città Sant’Angelo, Atri, Campli, Corropoli, Sant’Egidio alla Vibrata, Fossacesia e ancora  Trasacco, Moscufo, Capistrello, Bucchianico, Orsogna e Cupello. Come pure in tanti piccoli comuni dell’entroterra e montani, dove in particolare Fdi ha ottenuto alle europee percentuali altissime.

Il centrosinistra si deve accontentare di Pineto, Mosciano Sant’Angelo, Sant’Omero, Moscufo, Orsogna, e di pochi altri comuni dove la sfida era più politica, piuttosto che civica e bipartisan.

Veniamo dunque alla controprova delle europee, dove a prevalere è il voto di opinione.





Cominciamo  proprio da Pescara, dove, con una affluenza al 63%, ben sopra la media, si sono sostanzialmente confermato i rapporti di forza che hanno portato alla riconferma al primo turno il sindaco uscente di Forza Italia, Carlo Masci con Fdi primo partito al 30,1%, Forza Italia al 12%, Lega al 6,6% e nel campo del centrosinistra il Pd che ha preso il 22% e M5s che ha fatto meglio delle comunali, con il 10,7%. A conferma forse che molti elettori pentastellati non erano convinti della candidatura di Carlo Costantini, e hanno preferito l’ex pentastellato, ma puro e duro su principi delle origini, il civico Domenico Pettinari, oppure sono rimasti a casa.

Veniamo ora però agli altri tre comuni capoluogo dove non si è votato per le amministrative.

A L’Aquila il dato saliente è che Fratelli d’Italia torna primo partito, con un sospiro di sollevo per il sindaco Pierluigi Biondi., visto che alle regionali Fdi aveva preso il,18,1% scavalcato, in totale controtendenza dal Pd, che aveva preso il 18,4%.

Tenuto conto che è andato votare alle Europee è andato solo il 44% degli elettori, il partito di Giorgia Meloni è tornato al 29,3%, sopra la media italiana anche se sotto quella regionale e provinciale Il dato saliente è che su 7.320 voti, ben 5.050 sono andati alla premier.

Buono in ogni caso il risultato del Pd, al 22,3% Seguono Forza Italia- Noi moderati al 13%, sopra le medie, e il candidato eurodeputato, l’imprenditore Eliseo Iannini, che ha preso 1.993 voti su 3.251 totali.  E sopra la media anche la Lega, al 9,6%, anche in virtù del traino rappresentato dalla candidatura dell’assessore comunale Laura Cucchiarella. che ha preso 1.427 voti, seguito dal pugliese Roberto Marti 1.059 voti. Non male rispetto le medie cittadine il Movimento 5 stelle, al 7,5%, anche se sotto il dato regionale. Alle comunali M5s non era andato oltre il 3,7%.

Merita un focus anche Avezzano, che andrà al voto l’anno prossimo, e dove è sindaco il civico bipartisan Gianni Di Pangrazio, ma che si sta lentamente spostando a destra, avendo apertamente appoggiato la candidatura alle regionali di Mario Quaglieri di Fdi, recordman di voti, quasi 12mila.   Tenuto conto che alle europee ha votato solo il 36,4% degli aventi diritto, a stravincere, come del resto alle regionali, nella Marsica che è il vero feudo del centrodestra, è stata Fratelli d’Italia, con 36,5%. Il Partito democratico è sotto la media regionale, al 19%, il Movimento 5 stelle fa meglio che altrove, con l’11,1% e la Lega è al 10,2% superando a differenza che altrove Forza Italia, all’8,4%, trascinata oltre che dal generale Roberto Vannacci, anche dal ricandidato europarlamentare uscente Aldo Patriciello, patron del gruppo Neuromed, con circa 5mila dipendenti, con numerose cliniche nel centro sud, tra cui la clinica Immacolata di Celano.





A Sulmona dove è sindaco di centrosinistra Gianfranco Di Piero, alla guida però di una maggioranza divisa e con numeri risicati, a sbancare è Fratelli d’Italia, con il 32,3% e praticamente appaiate sono  Forza Italia al 9,6% e la Lega 9,1%. Il Partito democratico è al 21,7%, il Movimento 5 stelle al 11,8%.

Spostiamoci a Teramo, dove l’anno scorso è stato riconfermato il sindaco del centrosinistra Gianguido D’Alberto: in questo caso, al netto comunque della bassa affluenza, Fratelli d’Italia non sfonda, e si ferma al  26,2%, tallonato dal Partito democratico al 23,4%, e da traino hanno fatto senz’altro i voti della candidata alle europee per il Pd, Manola Di Pasquale, 1.835 voti su un totale di 4.381. Bene Forza Italia, e anche qui sono stati determinati in voti personali della candidata Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, 1.993 su 2.715 voti.

Una anomalia si registra invece a Giulianova, dove è stato confermato il sindaco uscente Jwan Costantini, e che subito dopo si è dimesso da coordinatore provinciale della Lega, partito che sorprendentemente ha preso appena l’1,6% con la vittoria trainata sostanzialmente dalle liste civiche. Eppure la Lega preso alle Europee una percentuale più alta, il 6,9%, Con  Fdi anche qui primo partito con il 31,7%, seguito dal Pd, 19,9% che però ora si lecca le ferite della sconfitta alle comunali.

Passiamo a Chieti, governato dal sindaco del centrosinistra Diego Ferrara, alle prese con una dir poco difficile situazione di bilancio, che si trascina da anni. Anche qui primo di gran lunga Fratelli d’Italia, al 33,3%, con un plebiscito per Giorgia Meloni che preso 22.730 voti, e come era prevedibile ha ottenuto un buon risultato il candidato chietino di adozione, Nicola D’Ambrosio,  con 5.625 voti. Il Pd ha preso il 20,9% e terzo partito è il Movimento 5 stelle, con il candidato chietino, il consigliere comunale Fabio Stella che ha preso 3.309 voti, su un totale di 19.278 voti. Segue Forza Italia al 9,1% e la Lega al 7,8%.

Uno sguardo a Vasto, comune guidato dal dem Francesco Menna, che è anche presidente della Provincia: qui il Partito democratico ha preso uno dei risultati migliori in Abruzzo, anche senza eurocandidati locali, il 27,4%, ma ancora una volta primo partito è Fdi, con il 31,8%, e più votati sono stati, dopo Meloni, Nicola D’Ambrosio, e solo terza la candidata vastese Giovanna Greco, con 501 voti. Nella città del vicesegretario regionale Sabrina Bocchino, ex consigliere regionale, tiene la Lega, con il 7,8% contro la media del Sud del 6,8%

 

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