L’AQUILA – “Voglio un’Europa migliore, meno burocratizzata, meno chiusa nelle stanze del potere. Voglio un’Europa che sia vicina alle piccole ed alle microimprese, che possa proteggere sempre di più i ceti produttivi ed imprenditoriali. Voglio un’Europa attenta e vicina a chi ha bisogno, che potenzi la sua vocazione alla sussidiarietà. Un’Europa semplice ed efficace, in altri termini. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere”.
Ad affermarlo è l’eurodeputato Aldo Patriciello, molisano classe 1957, candidato con la Lega alle elezioni europee dell’8 e 9 maggio, nella Circoscrizione Sud, dunque anche in Abruzzo. Patriciello è reduce da quattro legislature in Europa, e ha recentemente lasciato Forza Italia, con cui è stato campione di preferenze nella circoscrizione Sud nel 2019, con 83.534 voti, secondo solo a Silvio Berlusconi. Patriciello è un noto imprenditore della sanità, patron del gruppo Neuromed, con circa 5mila dipendenti, con numerose cliniche nel centro sud, di cui in Abruzzo, in provincia dell’Aquila, la clinica Immacolata di Celano, e la rsa di Fontecchio. In Abruzzo la Lega schiera Laura Cucchiarella, assessore al Comune dell’Aquila,
Alla domanda del quotidiano L’Ora di Salerno, Patriciello così spiega la decisione di aderire alla Lega: “Decisiva è stata l’attenzione alle questioni identitarie. E’ una fase storica, quella che stiamo attraversando, in cui il nostro paese dovrà difendere la propria identità in un contesto geopolitico dinamico e complesso. Non è il momento di tentennamenti. Serve tanta chiarezza: quella che chiedono i nostri elettori, la gente comune sommersa dai problemi della quotidianità che in molti casi la politica europea non sempre è stata in grado di risolvere. Mai come in questo momento serve stare dalla parte della Lega e condividere le sue battaglie”.
Patriciello si dice poi certo che il suo consenso non avrà ripercussioni dal cambio di casacca.
“Ho incontrato ed incontro sempre tanto affetto da parte dei miei sostenitori in ogni luogo della circoscrizione che sto attraversando in queste intense giornate di campagna elettorale. Mi piace guardare negli occhi le persone, frequentare il territorio, viverlo per davvero. Ai salotti buoni ho sempre preferito la piazza del paese: è questa la semplicità che coltivo”.
E ancora: “Ciò che davvero mi interessa è di difendere gli interessi del nostro paese, del mezzogiorno d’Italia e degli italiani. Non è questione di maggioranza o di opposizione: avrei potuto scegliere canali ben più comodi. La Lega sta facendo tanto per il Mezzogiorno, a differenza dei luoghi comuni: lo dimostra l’azione di governo del Ministro Matteo Salvini”.
Infine Patriciello traccia un bilancio dei suoi 20 anni all’europarlamento,
“Se guardo al passato sono molto orgoglioso di essere stato relatore della nuova strategia spaziale dell’Unione europea: di lì è partita tutta l’attività UE in tema di ricerca, innovazione e investimenti in ambito spaziale. In quest’ultimo periodo mi sono occupato particolarmente di lotta alle malattie oncologiche, siccome sono stato vicepresidente della Commissione dell’Europarlamento contro il cancro. Ma ho difeso anche il Made in Italy: si pensi, ad esempio, al blocco del nutriscore e del sistema di etichettature a semaforo. Questa avrebbe potuto danneggiare irreparabilmente la reputazione di molte nostre eccellenze agroalimentari ed anche il loro indotto economico”.
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