EUROPEE: PATRICIELLO, “UOMO DEL SUD E DEL FARE, CON LEGA PER RILANCIO ECONOMICO E INFRASTRUTTURE”

3 Giugno 2024 12:03

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Io sono un uomo di partito, sono abituato a lavorare con senso di responsabilità,  la mia cultura è quella della mediazione, del fare e del pragmatismo, sono un moderato con una storia democristiana alle spalle, e mi onoro di poterlo dire. Ora sono orgogliosamente della Lega, come uomo del sud, perché la Lega molto sta facendo per il Mezzogiorno e io con la Lega intendo  affrontare le sfide di questo cambiamento epocale che dobbiamo gestire in Europa, in Italia, ma soprattutto restando vicini ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese”.





Lo afferma nell’intervista ad Abruzzoweb, l’eurodeputato Aldo Patriciello, molisano classe 1957, candidato con la Lega alle elezioni europee dell’8 e 9 maggio, nella Circoscrizione Sud, dunque anche in Abruzzo. Patriciello è reduce da quattro legislature in Europa, e ha recentemente lasciato Forza Italia, con cui è stato campione di preferenze nella circoscrizione Sud nel 2019, con 83.534 voti, secondo solo a Silvio Berlusconi. Patriciello è un noto imprenditore della sanità, patron del gruppo Neuromed, con circa 5mila dipendenti, con numerose cliniche nel centro sud, di cui in Abruzzo, in provincia dell’Aquila, la clinica Immacolata di Celano, e la rsa di Fontecchio. In Abruzzo la Lega schiera Laura Cucchiarella, assessore al Comune dell’Aquila.

Alla domanda, “Cosa significa lo slogan della Lega, meno Europa e più Italia?”, Patriciello risponde: “Semplice, l’Europa è una grande istituzione, e di essa dobbiamo conservare e difendere tutto ciò che aiuta i Paesi membri, e da questo punto di vista vogliamo anche più Europa. Ma occorre anche contenere e modificare ciò che invece penalizza, con le varie direttive, i sistemi produttivi del nostro paese innanzitutto”.

Esempio di direttiva che crea forti problemi all’Italia è la famigerata Bolkestein che ha imposto bandi di gara internazionali per le concessioni balneari e contro cui La lega si batte da tempo.





“Una misura miope che non tiene conto delle specificità del nostro paese – concorda Patriciello -, il rischio è quello ora di mettere in ginocchio migliaia di storici imprenditori che non potranno competere con player internazionali. È molto c’è da dire, in negative. anche sulle politiche europee relative alla zootecnia della transizione energetica. Dobbiamo far capire all’Europa che non deve entrare in gamba tesa sugli interessi nazionali”.

Infine sulle infrastrutture: “la Lega e il vicepremier Matteo Salvini stanno facendo un grande lavoro al Sud, soprattutto per colmare il gap infrastrutturale, e non c’è solo il Ponte sullo stretto, che, vorrei sottolineare, non sarà solo un ponte tra Calabria e Sicilia, ma sarà il ponte degli italiani e dell’Italia, il nostro fiore all’occhiello del mondo. Mi riferisco anche a tutte le opere infrastrutturali, porti, interporti, reti commerciali, reti autostradali, che il governo si sta prodigando a progettare, finanziare e realizzare”.

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