EXPORT, L’ABRUZZO SI DIFENDE NELL’ANNO COVID: PASTA DI FARA CHIUDE BILANCIO IN POSITIVO

IL 2020 SI CHIUDE CON UNA MEDIA MIGLIORE RISPETTO AL RESTO D'ITALIA, PER I VINI DI MONTEPULCIANO SOLO UNA PICCOLA BATTUTA D'ARRESTO. OTTIMA PERFORMANCE DEI FLUSSI VERSO GLI STATI UNITI: L'ANALISI DELLA DIREZIONE STUDI E RICERCHE DI INTESA SAN PAOLO

15 Aprile 2021 23:53

Regione - Abruzzo

PESCARA – Il 2020, segnato inevitabilmente dalla pandemia, si chiude con un -6,5% per l’export dei distretti industriali abruzzesi, un dato comunque migliore rispetto al totale dei distretti manifatturieri italiani che realizzano un ripiegamento del 12,7%.

L’andamento è in linea con quanto registrato per l’export regionale abruzzese (-6,2%), fortemente legato all’evoluzione sui mercati esteri del settore automotive, che rappresenta oltre il 50% in termini di valori esportati ed è tra i più colpiti dalla crisi. L’ultimo trimestre dello scorso anno si è invece chiuso per i distretti regionali con un calo del 4%, in linea con la media dei distretti italiani.

Questo quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo secondo cui i cinque distretti monitorati hanno avuto nel corso dell’anno un andamento delle esportazioni molto eterogeneo, condizionato dal differente impatto che la crisi pandemica ha avuto sui diversi settori.





Il distretto della Pasta di Fara, unico in regione, chiude il 2020 con bilancio positivo realizzando un +13,3%. Le restrizioni hanno modificato le abitudini di consumo privilegiando l’ambito domestico e favorendo le aziende già inserite nei canali distributivi della GDO; in questo contesto, le vendite all’estero della pasta e dei prodotti da forno delle aziende distrettuali abruzzesi hanno quasi raggiunto la cifra record di 165 milioni di euro, in crescita di oltre 19 milioni rispetto all’anno precedente. Tra i mercati più performanti spiccano Stati Uniti (+33%), primo partner commerciale che assorbe ormai un terzo delle esportazioni del distretto, Germania (+47%) e Regno Unito (+37%).

I Vini del Montepulciano d’Abruzzo chiudono l’anno con un calo dell’1,2% nel 2020. Ma si tratta soltanto di una parziale battuta d’arresto in un percorso di crescita di lungo periodo sui mercati esteri, ha portato nell’ultimo decennio quasi a raddoppiare i valori esportatati, dai circa 95 milioni del 2010 a poco meno di 180 nel 2020. La buona penetrazione della DOP abruzzese nella grande distribuzione ha permesso di compensare in parte le chiusure prolungate del canale Ho.re.ca (alberghi e ristoranti). Performance molto positive verso Stati Uniti (+8%) e Svizzera (+22%), che non riescono tuttavia a compensare il leggero calo verso la prima destinazione, la Germania (-4%), e quelli più marcati verso Canada (-12%) e Belgio (-20%).

“Dall’inizio della pandemia abbiamo supportato le aziende abruzzesi con erogazioni a medio-lungo termine oltre 600 milioni di euro e concesso 7mila moratorie. Anche quest’anno garantiremo il nostro impegno con soluzioni concrete: allungando i tempi di rientro del debito e consentendo alle aziende di pianificare gli investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito – ha spiegato Pierluigi Monceri, Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo – Nonostante la persistenza di elementi di incertezza, con l’implementazione della campagna vaccinale è previsto un graduale ritorno alla normalità: una spinta rilevante potrà arrivare proprio dai mercati internazionali ed i distretti abruzzesi non potranno che svolgere ancora una volta un ruolo centrale per l’economia della regione”.

Per il distretto del Mobilio abruzzese il bilancio complessivo dell’anno è in contrazione del 4,9%. Ma va evidenziato il trend di crescita sia nel terzo che nel quarto trimestre (+4,7%, meglio della media dei distretti italiani del mobile attestatasi a +2,7%) dello scorso anno. Anche in questo caso molto positiva l’evoluzione verso il primo partner commerciale, gli Stati Uniti, che assorbe un quarto delle esportazioni del distretto (+42%).





I due distretti dell’abbigliamento chiudono il 2020 in forte contrazione sui mercati esteri, proseguendo un trend già in atto negli ultimi anni, accentuato dalla crisi pandemica che ha fortemente impattato tutto il sistema moda italiano. L’Abbigliamento nord abruzzese realizza un calo del 35%. Quasi dimezzato l’export dell’Abbigliamento sud abruzzese (-46%).

L’analisi per mercati di sbocco fa emergere come le esportazioni distrettuali abruzzesi abbiano registrato una performance molto positiva nel 2020 nei confronti del principale mercato di destinazione gli Stati Uniti (+23,5%). In territorio positivo anche i flussi verso Germania (+2,6%) e Regno Unito (+4,3%); in ripiegamento invece le esportazioni verso Francia (-12,7%), Canada (-14,3%) e Svizzera (-29,6%).

 

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