FARMACISTI LANCIANO ALLARME: A RISCHIO REPERIBILITA’ 3MILA FARMACI

3 Novembre 2022 16:54

Italia - Sanità

ROMA  – A rischio la reperibilità di 3.000 farmaci in Italia, per i quali si manifestano carenze a causa principalmente del Covid e della guerra.

Lo denuncia la Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi), parlando di categoria in prima linea “per aiutare i pazienti”.





“Le difficoltà di approvvigionamento – spiega Andrea Mandelli, presidente Fofi – riguardano i principi attivi, ma anche i materiali necessari per il confezionamento dei prodotti farmaceutici, carenti a causa della guerra, ma anche per la richiesta lievitata di alcuni medicinali utilizzati anche contro il Covid”.

“La carenza di farmaci è stata quantificata dall’Aifa – spiega Mandelli all’Ansa – La causa va cercata nell’utilizzo di particolari molecole prescritte anche per il Covid e nella carenza di materie prime a causa della guerra, con la difficoltà del lavoro di trasformazione”.

Da parte sua Mandelli sottolinea che “come i farmacisti stiano cercando di risolvere le carenze”, ricordando, a titolo di esempio, che “uno sciroppo derivato dall’ibuprofene, per cui si registrano carenze, è stato preparato in farmacia e venduto senza necessità di ricetta”.





“Siamo da sempre dalla parte del cittadino – prosegue il presidente Fofi – mettendo a disposizione la nostra competenza per dargli tutte le
informazioni possibili”.

Il problema della carenza dei farmaci, ricorda Mandelli in un’intervista a Espansione TV diffusa dalla Fofi, era emerso già prima dell’estate, “quando avevamo segnalato alle istituzioni la carenza di alcuni farmaci di uso comune, in particolare antidolorifici e antinfiammatori, dovuta a un maggior utilizzo di questi prodotti per il trattamento domiciliare dei sintomi del Covid. L’aumento delle richieste si somma agli effetti della crisi internazionale che penalizzano tutta la filiera del farmaco, causando evidenti disagi per i pazienti”.

Oltre ai principi attivi, problemi di approvvigionamento, precisa Mandelli, “riguardano materiali come il vetro delle fiale, la pellicola di alluminio che chiude il blister o la plastica conformata per alloggiare le compresse. C’è poi il problema dell’aumento dei costi dell’energia e del caro carburante. Per questo – conclude – ci uniamo all’appello rivolto alla politica da parte di tutti gli attori della filiera”.

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