PESCARA – A Pescara, in una chiesa di Sant’ Antonio gremita, oggi pomeriggio c’è stato l’ultimo saluto a Simone Di Gregorio, il 35enne morto nel pomeriggio del 13 agosto a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino nei pressi del tracciato ferroviario.
L’uomo, in forte stato di agitazione, era stato immobilizzato dai carabinieri con il taser e poi soccorso dai sanitari del 118 che gli avevano somministrato un sedativo per calmarlo. Il 35enne era però deceduto in ambulanza lungo il tragitto verso l’ospedale.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
Ieri è stata effettuata l’autopsia che non ha sciolto i dubbi sul decesso. I risultati di ulteriori accertamenti tossicologici si conosceranno non prima di sessanta giorni.
Questo pomeriggio grande è stata la commozione dei genitori Maurizio e Nadia, dei familiari, dei parenti e degli amici del 35enne.
Prima dell’inizio della messa è stato proprio il padre di Simone, Maurizio, a voler ricordare il figlio spiegando come, nella sofferenza, sia stato il suo Mosè.
Alla cerimonia funebre nella chiesa di Sant’Antonio di Padova ha partecipato anche il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente.
All’uscita del feretro sono stati fatti volare in cielo dei palloncini bianchi dai nipoti di Simone con su scritto: “Zio sarai sempre nei nostri cuori”.
Download in PDF©
- FERMATO COL TASER: L’ULTIMO SALUTO A SIMONE DI GREGORIOPESCARA - A Pescara, in una chiesa di Sant' Antonio gremita, oggi pomeriggio c'è stato l'ultimo saluto a Simone Di Gregorio, il 35en...