FESTIVAL MONTAGNA: ”COMUNE VUOLE TRASFORMARLO IN SAGRA CLIENTELARE”

10 Agosto 2019 11:31

Regione - Politica

L'AQUILA – “L’appuntamento per il Festival della Montagna dell’Aquila è previsto per il primo week-end di ottobre, ma ci troviamo ad oggi in una preoccupante situazione degna di essere segnalata. La metà dei fornitori che hanno lavorato per la passata edizione non sono ancora stati pagati e non c'è nulla di certo sui tempi in cui i pagamenti verranno saldati”.





Il grido d'allarme arriva dall'associazione Gran Sasso Anno Zero, ideatori del Festival della Montagna sin dalla prima edizione nel 2014, che lancia in particolare accuse al Comune dell'Aquila, non avendo “ricevuto nessun tipo di comunicazione sull’edizione 2019, anzi ci è stato rifiutato un incontro più volte sollecitato”. Il blocco dei pagamenti, lascia intendere Gran Saso anno zero sono determiati dal mancate orpogazioni da poarte del Comune.

“A quanto pare dunque – si legge nella nota -, il sindaco Pierluigi Biondi ha deciso di ignorare il team di esperti che ha ideato e da sempre organizzato il Festival, senza neanche aver avuto l’assunzione di responsabilità di comunicarlo in prima persona a chi con anni di duro e appassionato lavoro ha reso questo evento uno dei più importanti appuntamenti nazionali legati al mondo della montagna, in termini sia di presenze – almeno 20.000 per ogni edizione – che di qualità di ospiti e attività – uno tra tanti Antoine Le Menestrel che scalò lo spigolo del Forte Spagnolo come simbolo di rinascita della città attraverso l’arrampicata. Il nostro timore è quello che si voglia rendere il Festival l’ennesimo strumento di clientela e consenso, venendo meno alla garanzia di qualità dei servizi necessaria per la riuscita complessiva dell’evento, fino ad oggi patrimonio della città e non di un’amministrazione in particolare”.





“L’associazione Gran Sasso Anno Zero – prosegue la nota – si è sempre tenuta lontana da logiche clientelari che hanno, spesso e volentieri, inquinato altri eventi. Abbiamo attaccato, ritenendolo giusto ed opportuno, le amministrazioni passate e presenti circa la malagestione e le mancate politiche di sviluppo delle nostre montagne sui temi centrali come  turismo e sostenibilità, dando spazio a tutti i portatori di interesse e rendendo quello del Festival della montagna, un vero e proprio Spazio Aperto di Confronto su un asset che ad oggi in maniera “pubblica” non si è in grado di gestire. L’indipendenza dalla politica, la professionalità e la qualità sono stati e sempre saranno i nostri principi-guida, a prescindere da chi e da come vengano erogati i finanziamenti. Noi abbiamo a cuore il nostro territorio e il Festival della Montagna, delle poltrone e delle clientele invece ci importa poco. Perdere un evento come il Festival, o trasformarlo in una specie di costosa sagra di paese sarebbe una sconfitta non per noi ma per tutta la città. Per questo, a prescindere da questa amministrazione, non abbiamo nessuna intenzione di mollare e andremo avanti con i nostri progetti come abbiamo sempre fatto a differenza di chi continua ad avere visioni miopi, localista e scarsamente votate al futuro”.

 

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