FI, GOLPE PER ROCCI AD ATER AQ, CAOS PER NOMINA SAGA,  NUOVO ASSE SANTANGELO-SOSPIRI CONTRO PAGANO

COLPO DI MANO DELL'ASSESSORE E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA BRUCIATO INVESTITURA SINDACO FEDERICO APPOGGIATA DA SEGRETARIO REGIONALE E DEPUTATO. TUTTI CONTRO TUTTI PER VERTICE SOCIETA' CHE GESTISCE AEROPORTO D'ABRUZZO

14 Novembre 2024 09:00

Regione - Politica

L’AQUILA – Confermando oramai quello che sta diventando format, nella litigiosa partita delle nomine degli enti regionali in seno alla maggioranza di centrodestra è maretta anche dentro Forza Italia: anzi, secondo quanto emerso da fonti bene informate, nella “guerra” per accaparrarsi cda e presidenze delle partecipate si è riaccesa l’offensiva contro il segretario regionale e deputato, il pescarese il 67enne Nazario Pagano,  al timone dal 2013, da parte del più giovane duo rappresentato dal presidente del Consiglio regionale, il pescarese 49enne Lorenzo Sospiri, suo storico avversario, questa volta appoggiato dalla new entry rappresentata dall’assessore regionale alla cultura e al sociale, l’aquilano 43enne Roberto Santangelo, , nonché presidente del consiglio in Comune dell’Aquila, entrato in Fi a luglio 2023.

E come se non bastasse al fianco di Sospiri e Santangelo, potrebbe presto far sentire la sua presenza anche Filippo Piccone, l’imprenditore più volte parlamentare e consigliere regionale ed ex sindaco di Celano, che si dice stia per rientrare nel partito, ma trattando solo con parlamentari e personaggi influenti a Roma, bypassando Pagano, di cui è stato ed è un acerrimo nemico. Il biglietto da visita per il ritorno in politica di un uomo politico coinvolto e poi scagionato dalle accuse più gravi in una inchiesta giudiziaria. sono le circa 1.500 tessere fatte nella campagna che si chiuderà a fine novembre.

L’alleanza tra i due ha portato a tirare un colpo gobbo a Pagano, presidente della commissione Affari Costituzionali, in occasione della nomina del consigliere in quota Fi nell’Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila: proprio in dirittura d’arrivo nella lista è stato inserito l’ingegnere aquilano Luca Rocci, ex consigliere comunale dell’Aquila e fedelissimo di Santangelo, e “cancellato” Paolo Federico, sindaco di Navelli, sponsorizzato da Pagano.

E meno male che Sospiri e Santangelo solo in aprile nella seduta di insediamento del consiglio e della giunta nella dodicesima legislatura che ha visto la storica conferma del centrodestra di Marco Marsilio, di FdI, avevano vissuto forti tensioni per la scelta del quattro volte consigliere regionale di lasciare in extremis  il posto di assessore e di farsi confermare presidente della assemblea per la quale era pronto l’uomo forte delle civiche che ha aderito a forza Italia, il quale ha dovuto ripiegare alla carica di componente di giunta.

Lo scontro con Pagano si sta replicando anche alla Saga, la società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo, dove Sospiri vorrebbe il suo Alessio Di Pasquale, primo dei non eletti alle elezioni di giugno del comune di Pescara, con buona pace di Pagano che ha un altro nome in serbo, situazione che non fa piacere agli altri consiglieri rimasti a fare da spettatori che danno crescenti segni di insofferenza.





All’Ater aquilana tutto sembrava deciso, con Federico in pole, che dopo essere andato via da Fdi si era candidato, non eletto alle regionali di marzo con gli azzurri ma autore di un buon risultato,  stringendo anche per questo un rapporto di fiducia con il segretario regionale.

Poi però sono entrati in azione Sospiri e Pagano, e hanno convinto all’ultimo momento il capogruppo Emiliano Di Matteo, nella vincolante comunicazione ufficiale via mail da inviare allo stesso presidente Sospiri, con nomi e cognomi per i quali firmare i decreti di  nomina, a mettere il nome di Rocci, primo dei non eletti alle comunali del 2022 per L’aquila futura, la creatura politica di Santangelo nel capoluogo abruzzese. E  Pagano, manco a dire, non l’ha presa per niente bene.

Un segretario che però affronta la nuova offensiva da un punto di forza, avendo intanto consolidato il suo potere nel partito in Abruzzo, grazie al patto di ferro con il leader Antonio Tajani, e il suo prestigioso ruolo di presidente della commissione Affari costituzionali. E che si può star certi ha cestinato da tempo il patto non scritto in occasione delle Politiche del settembre  2022 che prevedeva che se il senatore uscente Pagano fosse stato rieletto deputato, come avvenuto, e Sospiri non fosse riuscito a staccare un biglietto per Roma, candidato anche lui ma nella più difficile corsa del Senato, allora Pagano gli avrebbe lasciato il posto da coordinatore.

A determinare questo esito il parallelo indebolimento di Sospiri, che proprio ieri è stato rinviato a giudizio, con prima udienza il 20 febbreio, e con le accuse, tutte da dimostrare di corruzione e turbativa d’asta, in merito alla e prima tranche della complessa inchiesta sugli appalti alla Asl di Pescara, “manipolati”, secondo l’accusa, dal noto imprenditore Vincenzo Marinelli, scomparso il 24 ottobre. E’ poi coinvolto nell’inchiesta della procura di Pescara per un presunto giro di mazzette e droga nel settore Lavori Pubblici al Comune di Pescara, ma solo limitatamente ad un presunto finanziamento illecito, una cena da 400 euro, prima delle politiche del 2022. Pesano anche le divisioni emerse per la sua rielezione a presidente del consiglio regione, della seconda legislatura del centrodestra di Marco Marsilio.  Cinque anni fa era stato votato con 26 voti quindi anche da parte delle opposizioni: questa volta per la prima volta nella storia del Consiglio regionale solo con i voti della maggioranza, e al quarto scrutinio, per il quale serviva la maggioranza semplice, e dopo che il consigliere regionale di FdI Paolo Gatti aveva disertato una chiama.

La presidenza dell’Ater è invece toccata a Fdi, con la nomina di Quintino Antidormi, anche qui con un feroce scontro essendo nome imposto dal capogruppo Massimo Verrecchia, per un posto prenotato dal suo grande rivale interno, l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri.

Tornando su Rocci: Santangelo è riuscito finalmente a trovargli un posto. Il suo precedente disegno, risoltosi in un disastro, era quello di convincere l’assessore comunale esterna al Sociale a L’Aquila Manuela Tursini, prima dei non eletti della lista alle comunali del 2022, di lasciare sia la giunta che il consiglio, nominando assessore la capogruppo Laura Cococcetta, e facendo entrare a palazzo Margherita il secondo dei non eletti, ovvero Rocci. Anche con l’argomento che Tursini avrebbe potuto dedicarsi a tempo pieno nel suo ruolo dirigenziale, di cui attende il contratto, evitando ogni profilo di incompatibilità.

Una manovra che si è conclusa con un clamoroso flop: il gruppo di L’Aquila Futura si è sciolto come neve al sole, e i due componenti oltre a Cococcetta, anche Guglielmo Santella, hanno ufficialmente aderito a Forza Italia, lasciando solo Santangelo, che al comune è ancora iscritto nella civica, e non in Forza Italia. Una vittoria in particolare del vicecoordinatore provinciale di Fi, Giorgio De Matteis da tempo chiedeva a Santangelo di diventare uomo di Forza Italia a tutto gli effetti, sciogliendo nel partito la civica L’Aquila futura, senza più avere un piede in due scarpe, e rinunciando anche alla carica di presidente del Consiglio comunale, per dedicarsi a fare l’assessore regionale.





Dunque dietro la nomina all’Ater di Rocci, non si fa fatica a vedere un atto ostile di Santangelo, con il supporto di Sospiri, contro Pagano, e anche contro i vertici del partito provinciale all’Aquila allineati con il segretario, ovvero De Matteis, e anche il coordinatore provinciale Gabriele De Angelis, presidente della Tua, la società regionale del trasporto pubblico.

E veniamo alla Saga: la casella spetta a Forza Italia, e dovrà fare le valige Vittorio Catone, in quota Lega, nipote dell’ex deputato democristiano Giampiero Catone, accusato dalle opposizioni di aver affondato lo scalo abruzzese, con un crollo dei passeggeri, documentato impietosamente e quasi mensilmente dal deputato del Pd, ed ex presidente della Regione, Luciano D’Alfonso.

Marsilio ha concordato con gli azzurri che il nome lo avrebbero indicato loro, ma doveva essere questa volta un manager esperto nel settore.

E invece anche qui è entrato in campo Sospiri che vorrebbe per la presidenza il suo fedelissimo Alessio Di Pasquale, ex consigliere comunale di Pescara non rieletto alle comunali di giugno.

Manco a dire Pagano ha altri nomi pronti. E come se non bastasse cominciano a dare grandi segni di insofferenza i consiglieri che sono del tutto fuori dai giochi delle nomine, ovvero il capogruppo Di Matteo e la sulmonese Antonietta La Porta, e in particolare il sottosegretario di giunta, con delega al Turismo Daniele D’Amario che vorrebbe avere voce in capitolo nella Saga, infrastruttura strategica per il suo ambito di competenza.

 

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