L’AQUILA – Non lesina soprese e colpi di scena lo scontro in atto dentro Forza Italia dell’Aquila, che agita le acque anche nella maggioranza di centrodestra del sindaco di Fdi, Pierluigi Biondi: venerdì scorso il presidente del Consiglio comunale nonché assessore regionale al Sociale e alla cultura, Roberto Santangelo, si è finalmente iscritto al gruppo di Forza Italia a palazzo Margherita. Adesione protocollata alla chetichella, senza che questo sia stato comunicato ufficialmente, nemmeno al partito interessato, né all’aula, nonostante Santangelo abbia presieduto sabato e poi lunedì ben due consigli comunali.
E sarà questo l’inizio probabilmente della sua campagna di primavera alla conquista del partito aquilano, contro gli acerrimi nemici, il vicesegretario provinciale, Giorgio De Matteis e il coordinatore cittadino Stefano Morelli, potendo contare sull’alleanza con il capogruppo Fi Daniele D’Angelo, in una situazione di parità, 2 a 2, nel gruppo.
Una situazione destabilizzante anche per il sindaco Biondi che aveva risolto brillantemente lo scontro con Fi che da un anno chiedeva il rimpasto di giunta e un assessorato per compensare il passaggio di Roberto Tinari all’Udc, con l’ingresso in Fi dell’assessore Manuela Tursini, fuoriuscita dalla civica di Santangelo L’Aquila futura. E il sereno era tornato tra Biondi e De Matteis.
L’adesione di Santangelo è arrivata lo stesso giorno in cui, non è un caso, erano arrivate le ennesime cannonate di De Matteis e Morelli che erano tornati a chiedergli in conferenza stampa le dimissioni da presidente del Consiglio ponendo fine ad un doppio ruolo ritenuto inopportuno e insostenibile. Passo indietro del resto chiesto ufficialmente anche dal segretario regionale del partito, il deputato Nazario Pagano, bellamente ignorato da Santangelo.
Ed era stata anche chiesta appunto l’iscrizione al gruppo visto che Santangelo è stato eletto in Comune a giugno 2022, con il record di voti, ben 1.196, ed è rimasto però nella sua civica L’Aquila futura, anche dopo l’adesione a Fi nell’estate del 2024, rimasto poi unico componente, dopo che grazie alle manovre di De Matteis, benedette da Biondi, L’Aquila futura si è svuotata dei suoi componenti, con il passaggio a Fi dell’assessore Tursini, e degli altri due consiglieri Laura Cococcetta e Guglielmo Santella.
La mancata comunicazione viene letta dai fronti contrapposti in due modi antitetici: da una parte si sostiene che Santangelo non ha voluto rendere plateale il suo piegarsi alla richiesta perentoria di De Matteis, che lo ha accusato tra le tante di non rispettare le regole, e di non aver rispetto per il partito che lo ha accolto, che lo ha candidato alle regionali, sostenendolo in tutti i modi, tanto che è stato riconfermato in Consiglio regionale come tra i più votati in Abruzzo e il primo in Fi, con oltre 9.600 voti.
Nel suo primo mandato Santangelo era stato eletto con la civica Azione Politica dell’imprenditore Gianluca Zelli, subito lasciato al suo destino, accettando il posto da vicepresidente del Consiglio offerto dal presidente Marco Marsilio di Fdi, poi riconfermato a marzo.
Al contrario, si sostiene che il motivo del silenzio è quello di non alzare i toni e cercare piuttosto una pacificazione interna, si ribatte invece nell’entourage di Santangelo.
In molti ritengono che però la pacificazione non sembra vedersi all’orizzonte: di fatto Santangelo, cestinata la sua civica ormai scatola vuota, vuole piuttosto partire lancia in resta alla conquista del partito aquilano, regolando i conti con De Matteis e Morelli, e la prima occasione sarà rappresentata dal congresso provinciale atteso per fine mese, che considera dato per vinto avendo dalla sua circa 900 tessere.
Per di più Santangelo non ci pensa nemmeno almeno per ora a lasciare la presidenza del Consiglio comunale, una poltrona che vale 7.176 euro lordi al mese e che lui occupa a titolo gratuito, avendo già lo stipendio dell’assessore regionale.
Occorrerà ora a vedere quali saranno le prossime mosse di De Matteis e Morelli, che hanno annunciato che del “caso Santangelo” se ne interesserà presto il partito nazionale a cominciare dal leader del partito, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ed anche quale sarà la posizione degli ex di L’Aquila futura, Santella, Cucchiella e dell’assessore Tursini, che ora si ritroveranno nel gruppo di Fi il loro ex leader. Tutti e tre presenti alla conferenza stampa di venerdì per il redde rationem in contro Santangelo, seppur in modo defilato e senza prendere la parola.
Mentre invece assume a maggior ragione ora un peso politico determinante l’assenza in quella occasione del capogruppo di Forza Italia eletto nel 2022 con il sindaco la civica del sindaco Pierluigi Biondi e poi passato ad Fi: Daniele D’Angelo detto Parkeller, dal nome del suo noto ristorante della frazione montana di Collebrincioni, che in conferenza stampa si è beccato più di una rampogna da parte di De Matteis.
Oramai è chiaro che lui sta dalla parte di Santangelo, e dunque nel gruppo si è raggiunta già la parità, due contro due. C’è da scommettere che ora Santangelo proverà a riportare dalla sua parte anche Tursini, Santella e Cucchiella, giocando anche con i posti da attribuire alle commissioni consiliari. Santangelo potrebbe inoltre cementare l’alleanza con D’Angelo assicurandogli l’appoggio per una riconferma alle prossime elezioni provinciali, tenuto conto che l’assessore ha molti sindaci elettori amici.
Una volta conquistata la segreteria comunale, si scatenerà la controffensiva contro De Matteis e Morelli, che ovviamente non staranno a guardare.
C’è chi sostiene che il segretario provinciale Gabriele De Angelis, sia dalla sua parte in modo pragmatico, visto il suo pacchetto di voti. Altri invece assicurano che il suo è solo equilibrismo per risanare le spaccature.
- FI: SANTANGELO SI ISCRIVE, E’ RIBALTONE, “CONQUISTA L’AQUILA”, DE MATTEIS E BIONDI KOL'AQUILA - Non lesina soprese e colpi di scena lo scontro in atto dentro Forza Italia dell'Aquila, che agita le acque anche nella maggioranza di centr...