RISOLUZIONE QUINTA COMMISSIONE VOTATA ALL'UNANIMITA', TESTA (FDI), ''GIORNATA IMPORTANTE'', BLASIOLI (PD), ''SODDISFATTI DEL RISULTATO''

FIBROMIALGIA: ”PATOLOGIA INVALIDANTE”, AL VIA TAVOLO DI LAVORO IN ABRUZZO

8 Ottobre 2019 20:39

Regione -

PESCARA – “Questa è una giornata importante per chi è costretto a convivere con questa grave patologia che richiede cure molto costose”.

È il primo commento del consigliere regionale Guerino Testa, di Fratelli d'Italia, a seguito dell'approvazione all'unanimità, della V Commissione, della mozione per il riconoscimento istituzionale di malattia progressiva ed invalidante per la fibromialgia, presentata insieme al consigliere Mario Quaglieri, dando così il via libera ad un Tavolo tecnico di lavoro. 

“Dal mese di giugno abbiamo cominciato a relazionarci con esperti del settore per capire che testo portare in Commissione e abbiamo presentato questa mozione, che è stata votata all'unanimità”, ha spiegato Testa. 

Ogni dettaglio in merito al programma approvato ed agli obiettivi da raggiungere su questa sindrome fortemente invalidante, saranno illustrati, domani, mercoledì 9 ottobre, in conferenza stampa. 





“Ho approfondito le caratteristiche di questa sindrome – ha detto nei giorni scorsi il consigliere Testa – e mi è apparsa molto chiara la sofferenza cui sono sottoposti coloro che ne sono affetti, così come le difficoltà che riscontrano. Non ultima quella economica: è stata definita una malattia per ricchi, i fibromialgici sono costretti a sostenere dalle 300 alle 500 euro mensili, tra integratori e medicine alternative , dall'ozonoterapia all' agopuntura, a quant' altro si renda necessario, se non addirittura di più. Medicinali e cure non rimborsate dal Sistema sanitario nazionale e regionale e dunque a totale carico del paziente”.

L'iniziativa, “Fibromialgia: affrontiamola insieme”, organizzata dal Comitato Friobomialgici Uniti italiano e regionale, con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale, ha portato per la prima volta in Abruzzo un tavolo di confronto, conoscenza e di approfondimento su tutti gli aspetti che riguardano quella che di fatto è una malattia che affligge ben oltre 2 milioni di persone in Italia, in una fascia di età compresa tra i 25 e i 60 anni, anche se i dati più recenti denunciano il doppio delle persone colpite.

Ancora pochi i numeri certi in Abruzzo, ma i primi dati raccontano che in 6 casi su 7 sono le donne a soffrirne e in tutta le regione il numero delle persone affette dalla patologia si attesta intorno a 39 mila.

Domani, oltre al consigliere Testa, relazioneranno sugli aspetti più strettamente sociali e medici, il referente regionale del Cfu (Comitato fibromialgici uniti), Giuseppe Volpe e Massimo Rinaldi, specialista in medicina alternativa. 

Una battaglia sposata anche dal Pd in Consiglio regionale.





“Sono soddisfatto del risultato ottenuto e continuerò a seguire da vicino l’iter per verificare gli impegni presi oggi dalla Regione – commenta il consigliere Antonio Blasioli per il gruppo del PD – Nello specifico, abbiamo sostanzialmente accorpato le due risoluzioni in discussione oggi in Commissione, entrambe incentrate sulla fibromialgia e abbiamo come V Commissione condiviso l’idea di dare sostegno alle norme nazionali per riconoscimento fibromialgia quale malattia invalidante e, in particolare, al disegno di legge 299, recante le Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia, che porta la firma della senatrice Pd Paola Boldrini“. 

“Proprio la Boldrini – ricorda Blasioli – è stata nostra ospite a Pescara pochi giorni fa, in occasione di una conferenza stampa di presentazione delle iniziative che, come gruppo Pd alla Regione, stiamo portando avanti per garantire corrette cure e una miglior qualità della vita alle migliaia di abruzzesi affetti da questa patologia così invalidante, sia a livello fisico che morale e sociale”.

“Oggi, quindi, abbiamo stabilito di istituire un tavolo tecnico scientifico, del quale faranno parte tutti rappresentanti della rete ospedaliera abruzzese e le associazioni che si occupano di fibromialgia, per iniziare a studiare ogni aspetto di questa malattia. Un primo importante passo, in sostanza, per dare risposta ai pazienti e ai professionisti che ogni giorno si scontrano con l’assenza di un protocollo sanitario sul tema adeguato”, sottolinea Blasioli. 

“Un secondo step fondamentale sarà fatto, poi, fra sei mesi, quando ci siederemo con i rappresentanti del tavolo tecnico e, insieme, in base a ciò che avranno elaborato, potremo fare nuove proposte e strutturare un più corretto iter da seguire per il riconoscimento della fibromialgia quale malattia invalidante, valutando nel frattempo quali sono i passi avanti fatti dalla legislazione nazionale”. 

“Voglio ricordare che già in questi giorni molte donne si sono sentite meno sole, per il solo fatto che si è iniziato a parlare anche nella nostra regione di fibromialgia, una patologia, non mi stancherò mai di ripeterlo, che rende difficilissima la vita di relazione e lavorativa di chi ne è affetto”, conclude Blasioli. 

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