FINANZIARIA: LIRIS, “DAL 2026 10 MILIONI L’ANNO E PER SEMPRE AL BILANCIO DEL COMUNE DELL’AQUILA”

21 Dicembre 2023 13:12

Regione - Politica

L’AQUILA  – “Nella manovra finanziaria c’è anche una importante novità per quanto riguarda L’Aquila: il decremento fino all’azzeramento delle risorse da destinare al Comune per le maggiori uscite e minori entrate, non avverrà e dal 2026 lo Stato garantirà 10 milioni l’anno in modo strutturale, ovvero per sempre”.

L’annuncio arriva nell’intervista streaming ad Abruzzoweb il senatore aquilano Guido Quintino Liris, di Fratelli d’Italia, relatore a palazzo Madama della legge di Bilancio, ex assessore regionale al Bilancio e Personale, eletto parlamentare a settembre 2022 è membro della 5ª commissione permanente Bilancio.

Il voto della manovra finanziaria al Senato è previsto per venerdì, poi il passaggio alla Camera, con ok definitivo massimo il 30 dicembre.





“Nella precedente manovra finanziaria – spiega ancora Liris –  per garantire la tenuta dei conti del Comune del capoluogo, compromessi dalle conseguenze del sisma del 2009, si era stabilito di trasferire per il  2023 20 milioni, nel 2024 18,3 milioni, e infine 15 milioni nel 2025, ma poi la ratio sarebbe stata quella di arrivare al progressivo azzeramento di questo contributo straordinario. Ora invece in bilancio ci sarà la parola “strutturale”, al fianco di uno stanziamento di 10 milioni di euro, e questo significa che  saranno da qui in poi e per sempre garantiti al comune dell’Aquila”.

“È un riconoscimento – commenta Liris – alla centralità e nuova vocazione della città che ha saputo risollevarsi nel post sisma, un gesto di attenzione e vicinanza da parte della premier Giorgia Meloni, che è stata eletta proprio nel collegio di L’Aquila e Teramo”.

Liris sta lavorando anche ad un emendamento per mantenere la gratuità del pedaggio dell’autostrada A24-A25 nel tratto L’Aquila est-L’Aquila Ovest dell’autostrada A24, e anticipa il senatore, sarà anche confermata la deroga ai vincoli  e limitazioni per l’assunzione di personale  nei comuni del cratere sismico 2009.

Entrando nel merito complessivo della manovra, spiega Liris, “E’ un onore e una grande responsabilità per me essere relatore della legge finanziaria, perchè è il momento più alto e importante per uno Stato, in quanto traduce in numeri e fatti un programma, un mandato di governo, è la concretizzazione di un percorso politico”.





Un percorso tutto in salita, ammette però Liris: “la manovra è partita con un segno negativo di ben 33 miliardi, di cui 20 miliardi della rata del superbonus edilizio, e ulteriori 13 miliardi per il tasso di inflazione Bce, ma nonostante questa pesante zavorra un governo forte e determinato ha saputo tenere la barra dritta e la manovra che approveremo  concentra le risorse innanzitutto su lavoro e sanità. Nel lavoro, con il taglio del cuneo fiscale di oltre 6 punti per un costo di 10 miliardi di euro, una misura mai decisa prima, che cambia il paradigma, da uno Stato assistenziale, vedi reddito di cittadinanza, ad uno Stato che premia e aiuta chi lavora. La riduzione delle aliquote Irpef da tre a due è stato un ulteriore passo in questa direzione, ovvero quella di mettere nelle buste paga a soldi veri”.

E poi c’è la sanità “con 3 miliardi per i rinnovi dei contratti  e per l’abbattimento delle liste d’attesa, e la sanità avrà 136 miliardi di investimenti, che è l’appostamento in bilancio che più alto negli ultimi decenni”.

Per quanto riguarda il taglio alle pensioni dei medici Liris conferma il dietrofront, “un grande importante lavoro parlamentare, abbiamo sanato il vulnus, togliendo tutte le penalizzazioni per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, e resta per chi va anticipatamente in pensione, è anche un incentivo per far rimanere il più possibile i medici nella sanità pubblica”.

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