L’AQUILA – “Lo sportello per presentare le domande dell’avviso Restart Fare Imprese è stato aperto il 25 luglio e da lì abbiamo riscontrato grandissimo interesse da parte delle micro piccole imprese e dei professionisti, a cui è destinato, e con sede ricadente nell’area del cratere sismico aquilano 2009”.
A tracciare il bilancio di una misura che rappresenta una risposta concreta alle imprese che hanno fame di credito per i loro investimenti, è nell’intervista Giacomo D’Ignazio, presidente della Fira, società in house della Regione Abruzzo a totale capitale pubblico, che rappresenta lo strumento di attuazione della programmazione economica regionale e ha come mission quella di “concorre allo sviluppo e al riequilibrio socio-economico e territoriale dell’Abruzzo”, e di operare per “il raggiungimento della piena occupazione e per la valorizzazione di tutte le risorse imprenditoriali regionali”.
Il bando in questione, è quello di “Restart Fare Impresa”, in attuazione della delibera Cipe 49 del 2016, che un budget di circa 10 milioni di euro, intende fornire alle imprese ubicate nel territorio del Cratere Sismico Aquilano 2009 uno strumento d’aiuto combinato per il sostegno all’accesso al credito attraverso il rilascio di una garanzia su un finanziamento bancario e al rafforzamento patrimoniale delle imprese attraverso la concessione di una sovvenzione diretta a fondo perduto. Ed è rivolto alle micro e piccole imprese con sede legale o unità operativa nei comuni ricadenti nel territorio del Cratere Sismico Aquilano 2009, ovvero le micro e piccole imprese che presentino una dichiarazione di impegno ad aprire un’unità operativa nei comuni ricadenti nel territorio del Cratere e i liberi professionisti.
Giacomo D’Ignazio, quale è stata la risposta, dal 25 luglio, giorno in cui è stato aperto lo sportello per presentare le domande?
Dal primo giorno abbiamo riscontrato grande interesse da parte delle micro piccole imprese e dei professionisti, del cratere sismico aquilano 2009. Parliamo di un’area che ricomprende non solo L’Aquila e la sua provincia ma anche tanti piccoli comuni del teramano e del pescarese, con una platea di beneficiari non enorme ma interessata, vista la partecipazione. Questo Avviso è sicuramente una “boccata di liquidità”, essendo il capitale circolante tra le spese finanziabili e come sappiamo questo crea liquidità utile per pagare le fatture di energia e gas e acquistare materie prime per le proprie scorte. Più in generale, ad aver attratto i beneficiari a presentare la domanda è stata la tipologia di strumento, poiché il progetto unico di investimento prevede come finanziabili sia il capitale circolante che le spese per l’acquisto di beni materiali e immateriali.
In che misura il capitale circolante è importante vista la non facile congiuntura?
Assolutamente importante, alla luce delle difficoltà che le imprese vivono, è sicuramente un booster per la gestione delle aziende e infatti la maggior parte delle domande è stata per il circolante. Ma Restart fare imprese non è l’unico Avviso in programma che tiene conto di questa necessità, presto arriverà anche il “Piccolo prestito”, pensato per incidere proprio su queste urgenze.
Tante le imprese che hanno partecipato, ma quante sono state quelle decretate inammissibili?
Sono poche le domande che finora non hanno superato la fase istruttoria, perché il bando non ha barriere all’ingresso stringenti, le motivazioni di esclusione hanno riguardato solo casi come il codice Ateco non ammissibile, in quanto non previsto dall’avviso, o l’indicazione della forma di aiuto errata. Ricordo che questo bando prevede uno strumento combinato – una garanzia concessa dai Confidi e un fondo perduto -, ma a volte è stato indicato solo il fondo perduto. Vorrei anche fare un plauso sia agli uffici che hanno preparato l’avviso, perché lo hanno reso poco complesso per le imprese, sia ai consulenti, che hanno accompagnato le aziende preparando le domande con attenzione.
Domanda d’obbligo: quali saranno i tempi di risposta da parte di Fira?
Stiamo procedendo speditamente, con grande celerità le imprese hanno ricevuto già il primo riscontro dai nostri uffici Fi.R.A., il 25 luglio sono stati aperti i termini di presentazione delle domande e a metà settembre abbiamo già dato le prime risposte, teniamo conto che ci sono state anche le vacanze estive nel frattempo. Fi.R.A. e la Regione Abruzzo anche questa volta stanno andando velocemente per dare risposte concrete alle imprese e alle loro urgenze.
A ormai tre mesi dall’apertura dello sportello, ci sono ancora fondi disponibili?
Le risorse destinate a Restart fare impresa, ammontavano a circa 10 milioni di euro, un plafond ingente e ancora in parte a disposizione. Monitorando costantemente i tempi e le risorse, attraverso il controllo della concessione della garanzie e dell’erogazione del fondo perduto, FIRA è sempre a conoscenza di quante risorse siano ancora a disposizione delle imprese. Ricordo, che essendo l’avviso a sportello non ha una scadenza temporale, per cui le aziende possono continuare a fare richiesta di tali sovvenzioni fino a esaurimento fondi. E ora ancora ci sono.
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