FLOP LEGA: NESSUNO PARLA, SUMMIT “FATTO PRIVATO”. INDISCREZIONI: SI LAVORA A RILANCIO

DOPO RIUNIONE CONVOCATA IERI A ROMA DA VERTICI NAZIONALI SU SPACCATURE E DISFATTA COMUNALI, ZERO COMUNICAZIONI PER "ORDINE" DEL DUO AL COMANDO D'INCECCO-BUCCI. POCHI ELEMENTI EMERSI, PER SIMPATIZZANTI, "SPERANZA CHE DIRIGENTI ABRUZZESI RAGIONINO E VOLTINO PAGINA"

18 Giugno 2025 19:07

Regione - Politica

L’AQUILA – Nessuno si aspettava un comunicato-verità, ma almeno una nota di circostanza, magari con frasi fatte per tranquillizzare le truppe in trincea ogni giorno sui territori e, forse, anche per rispettare il lavoro dei media: invece, la Lega Abruzzo, dopo il summit di ieri a Roma convocato dai vertici nazionali per esaminare il preoccupante flop alle recenti amministrative di Ortona e Sulmona non ha diramato comunicazioni di alcun genere. Uno stile e una abitudine, noti, che neanche un confronto di alto livello in un momento molto difficile, ha scalfito.

Al solito, i dirigenti abruzzesi non pensano di dover informare i cittadini e, se vogliamo, anche i loro eletti, i tesserati ed i simpatizzanti: insomma, per lo stato maggiore leghista il partito è “un fatto privato” ed i chiarimenti su una disfatta cocente e sulla rissa interna tra le piccole correnti, su tutte L’Aquila-Pescara, del terzo partito del centrodestra (nel 2019 era di gran lunga il primo) devono rimanere in un alveo di grande discrezione.





Per abbondare nel concetto, neanche dopo essere stati a rapporto a con il potente vice segretario nazionale, Claudio Durigon, influente sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la brutta abitudine dei dirigenti abruzzesi è venuta meno.

E questo per volere soprattutto dell’affiatato duo Vincenzo D’Incecco, coordinatore abruzzese del Carroccio, presidente della commissione Bilancio e capogruppo in Consiglio regionale, alla guida del partito dall’ottobre scorso e del suo più fidato collaboratore, il noto commercialista Maurizio Bucci, segretario del partito in provincia di Chieti, sindaco di Gamberale e presidente dell’Ater Lanciano, questo ultimo incarico non per meriti ma perché il posto, manuale Cencelli alla mano, è toccato alla Lega.

In particolare, questo ultimo, astro nascente della Lega, che, come denuncia un gruppo di simpatizzanti nel Chietino, non disdegna di fare l’occhiolino a FdI, ed espressamente alla corrente dell’assessore Tiziana Magnacca, tra i più votati alle regionali nel collegio con circa 10mila preferenze, che si contrappone al consigliere regionale Nicola Campitelli, anche lui molto votato con circa 8mila preferenze, ex dirigente del Carroccio passato ai meloniani, ingresso mai accettato dalla ambiziosa donna politica al centro di roventi polemiche, non ultime quelle sulla riforma dell’Arap.

Dirigente che mal sopporta le critiche sui giornali e in tal senso non sanzionato dal capo del partito per aver offeso in una chat interna AbruzzoWeb per coprire la debacle elettorale ad Ortona dove sia lui che D’Incecco, alla vigilia, avevano fatto pronostici trionfalistici. Un attacco per non assumersi le responsabilità e cancellare divisioni, comunque confermate dagli stessi dirigenti e che trapelano anche con la diffusione delle chat interne.





Entrando nel merito della riunione, secondo quanto emerso, ieri è stato sancito un nuovo patto di ferro per il rilancio del partito in Abruzzo e teso a serrare le fila, lavorare per la coesione e per risalire la china. Stoppando la spirale delle polemiche e delle correnti, anacronistiche, in un partito ridotto ai minimi termini. Tutto ciò in un clima sereno e produttivo.

Un intento, sulla carta, che riveliamo noi ai simpatizzanti abruzzesi.

“L’unica speranza è che la presenza di Durigon, figura di spicco, sia stata sufficiente a far ragionare i dirigenti abruzzesi per trovare un’ intesa e voltare pagina per il rilancio della Lega verso i risultati degli anni scorsi”, riferisce un gruppo di simpatizzanti.

Dalle informazioni, davvero molto frammentarie, è emerso che erano presenti oltre al coordinatore regionale e Bucci, anche il parlamentare toscano eletto in Abruzzo Alberto Bagnai, il vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente, nonché il sottosegretario all’agricoltura ed ex parlamentare Luigi D’Eramo, predecessore di D’Incecco. Non proprio gente di poco conto. (b.s.)

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