L’AQUILA- Il Comune dell’Aquila accelera le procedure per azzerare il rischio idrogeologico, ormai conclamato, del Fosso di San Giuliano, avendo la consapevolezza che anche un prolungato acquazzone potrebbe portare a conseguenze imponderabili. Basti pensare ai disastri in Emilia Romagna per capire l’importanza dell’opera.
Per questa ragione, con determina dirigenziale dello scorso giugno, l’ente ha affidato il servizio di ingegneria e architettura di progettazione preliminare di fattibilità per i lavori di messa in sicurezza dell’area. Il fosso è un canale di convogliamento delle acque piovane che scende dalla montagna di San Giuliano, passando per Santa Barbara e l’area di Piazza d’Armi con il tronco terminale che sbocca nell’Aterno.
Questo in favore di un raggruppamento temporaneo costituendo composto dal mandante Danilo Onorati con sede legale a Frosinone e dal mandatario Francesco Massa con sede legale a Giulianova per un importo di oltre 53mila euro.
I soldi per realizzare questa importante opera ci sono visto che sono disponibili 950mila euro concessi tempo fa dal ministero dell’Interno nell’ambito di un totale di 5 milioni riguardanti anche altre aree a rischio come Cansatessa, Pettino, l’area di via della Polveriera alla Torretta.
Tra l’altro nel 2018, furono avviati nel Fosso di San Giuliano interventi di manutenzione straordinaria volti a mitigare gli effetti corrosivi, dovuti al transito delle acque meteoriche, nel fosso stesso e sulla strada montana che sale verso la chiesa della Madonna Fore. Le opere prevedevano in particolare, il decespugliamento delle scarpate stradali e fluviali, pulizia del terreno e pulitura degli alvei, regolarizzazione del fondo e profilatura delle pareti.
Ora si va verso un intervento di natura più strutturale dopo tante segnalazioni dei residenti.
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